Fare il proprio dovere sembra scontato, ma non è così. Non è così perché presuppone un carattere ben delineato, formato, cosciente, capace di applicare quei principi e quei valori che danno un senso compiuto all’esistenza individuale e a quella comunitaria. Il dovere richiede sempre un piccolo sforzo, anche quando è coltivato in un terreno fertile, molto ben predisposto. Può essere ripetitivo, persino banale, a volte noioso, altre curioso, ma si lega pur sempre alla parte nobile del nostro essere, quella morale, quella che sovrintende i comportamenti, gli atti, le azioni, i modi di essere.
Ci sono i grandi doveri, quelli che hanno una valenza istituzionale, legislativa, etica, ma ci sono anche quelli che ci accompagnano ogni giorno mentre lavoriamo, camminiamo e discutiamo. Il dovere ci mette alla prova, ci pone di fronte a noi stessi, scuote la nostra natura, la sollecita, la fortifica, la allena alle grandi prove, le fa capire che anche una piccola azione può cambiare il nostro mondo e quello che ci ruota attorno.
Fare il proprio dovere è bellissimo, fa salire il livello di autostima, fa scoprire la forza e la bellezza che portiamo dentro, ci fa sentire uomini e donne compiuti, in armonia con la comunità nella quale operiamo. Il dovere è la carta di credito di un cittadino, il suo modo di essere presenza. In molti casi il dovere presuppone l’ubbidienza, soprattutto quando la pigrizia o la superficialità s’impadroniscono delle nostre leve di comando.
Viviamo in una società dove l’ubbidienza è diventata un ricordo sbiadito e dove si cerca sempre di far prevalere quella furbizia un po’ trasgressiva che ci ha reso famosi. Il vero problema di oggi è l’incapacità di essere operatori coerenti, capaci di ubbidire a quella linearità di condotta che contraddistingue le azioni umane.
Di questi tempi assistiamo a una proliferazione di libertà liberticide, che danno una parvenza di legalità assistita, ma che di fatto avvallano una sorta di schizofrenia libertaria, sulla quale ciascuno innesta le proprie verità.
Il dovere ha un altissimo valore educativo e formativo. Un comunità che opera mettendo in pratica i propri doveri realizza quell’armonia collettiva di cui si giova per innovare, intraprendere, realizzare e costruire.
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