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Chiesa

COMANDAMENTI PER L’UOMO, NON VICEVERSA

LIVIO GHIRINGHELLI - 04/03/2016

Il papa al sinodo sulla famiglia

Il papa al sinodo sulla famiglia

A conclusione delle solenni assise del Sinodo (4-25 ottobre 2015) tutti i paragrafi sono stati approvati a maggioranza (177 su 265 i voti favorevoli, nella percentuale d’almeno i due terzi). Si è trattato di una cauta apertura in termini di comunione ai divorziati risposati e delle unioni omosessuali, con la conclusione che “non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra unioni omosessuali e il disegno di Dio su matrimonio e famiglia” (numero 76, che ha raccolto 37 no). In chiara luce l’intervento del cardinale Christoph Schönborn: la parola chiave per risolvere il primo tema sta nel discernimento, nell’accoglienza misericordiosa. Si sono colti la tensione e il conflitto che si sviluppano nella vita di coppia; la famiglia va accolta in tutte le sue fragilità con tenerezza, parente stretta della misericordia giubilare. Bisogna curare le ferite per ridonare speranza.

Chiare le parole di Papa Francesco sul Sinodo: non è un Parlamento, ma un’espressione ecclesiale, è la Chiesa che cammina assieme per leggere la realtà con gli occhi della fede e con il cuore di Dio, che si interroga sulla sua fedeltà al deposito della fede (non si tratta di un museo da guardare). Il Papa, che ha istituito un nuovo Dicastero su laici famiglie e vita, ha condiviso i nuovi metodi di lavoro della Segreteria. E documenti ufficiali di lavoro sono stati i discorsi papali d’inizio e fine e l’Instrumentum laboris. Non c’è stata relatio post disceptationem. Durante la prima settimana d’impegno monsignor Paul André Durocher, Arcivescovo di Gatineau, si è chiesto: quando parliamo di divorziati risposati ci riferiamo a una questione di dottrina o di disciplina? Due gli approcci in contrapposizione: quello induttivo e quello deduttivo. Si è affermato il pronunciamento del cosiddetto Circolo Germanicus, in cui erano presenti tanto il Card. Walter Kasper, riformista, che Reinhard Marx, di ispirazione più ortodossa. In Dio sono tutt’uno amore, giustizia e misericordia, che è la verità fondamentale della Rivelazione, secondo una giusta ed equa applicazione della parola di Gesù. Mozione votata all’unanimità con 14 voti. I 94 paragrafi del contesto risultano densi e miracolosamente armonici.

Per Papa Francesco il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi. I veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera, ma lo spirito; non le idee, ma l’uomo; non le formule, ma la gratuità dell’amore di Dio e del suo perdono. Dobbiamo superare le costanti tentazioni del fratello maggiore e degli operai gelosi, di cui al Vangelo. Leggi e comandamenti sono stati creati per l’uomo e non viceversa.

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