La plastica dovrebbe avere una sua collocazione ben precisa, sì che quella, sotto forma di bottigliette, gettata in campo al Palayama nella partita delle Farfalle contro il Modena appare fuori di luogo non solo in senso stretto quanto a ubicazione.
Fuori di luogo anzitutto sotto un criterio estetico non reggendo il raffronto tra un materiale di scarto e quello di cui sono fatte le Farfalle biancorosse tutte belle per costituzione. E in secondo luogo (ma primo, per importanza, in quanto di natura tecnica) va ricordato che non era occorso molto e, tanto meno, la fatidica sfera di cristallo per capire e affermare, all’inizio delle attività, che la squadra avrebbe incontrato difficoltà più consistenti e ben diverse rispetto al passato per via di un evidente scompenso tra la composizione della formazione riproposta rispetto a quella precedente.
Soprattutto la Diouf addirittura trasferita al Modena antagonista più qualificata del campionato. Ma non solo per quello: anche gli arrivi non hanno dato sicurezza lasciando piuttosto parecchie aperture a dubbi e perplessità. Insomma qualche incertezza anche in partenza avrebbe dovuto necessariamente trovare posto.
Il fatto è, peraltro, che per i tifosi certe considerazioni lasciano il tempo che trovano e chi è abituato alla polpa del formaggio non si può, certo, pretendere, abbia a gustare la crosta.
Questo è il punto di vista dei tifosi: abituati molto bene non hanno digerito la flessione comprensibile ma accettabile solo con determinate riserve e con altrettanto determinate misure. Fermo restando che il commento sul comportamento negativo non va generalizzato (“Opera di qualche becero” ha, giustamente, puntualizzato il presidente).
Tifo a parte preoccupa, invece, l’impossibilità, almeno, al momento di rimediare. La squadra sbanda un po’ sotto tutti i profili. E rimetterla in sesto non sarà facile. Basterebbe, quanto meno, trovare un rimedio anche parziale con l’aiuto più che di situazioni tecniche di quel carattere che alle farfalle non ha mai fatto difetto.
Se non per volare in alto come in passato magari anche solo in aria più respirabile.
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