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Opinioni

UN PRESIDENTE “DISTRATTO”

ARTURO BORTOLUZZI - 12/02/2016

AcquedottoIl nuovo gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Varese si chiama Alfa srl. Questa società è nata nella prima decade di giugno 2015. Con la sua nascita dopo 14 anni la provincia di Varese, come le altre province lombarde che avevano già provveduto, ha il proprio gestore unico del servizio, previsto anche dalle normative regionali, nazionali ed europee.

Alfa srl è una società totalmente pubblica che, sulla base della scelta fatta dai sindaci dei Comuni della Provincia, è controllata in-house, ovvero da tutti i Comuni soci e ha un Consiglio di amministrazione di alto profilo tecnico così composto: Silvio Bosetti, Presidente; Giovanni Mancini, Amministratore Delegato; Saverio Maria Bratta, Davide Celso Borsani e Laura Protasoni consiglieri.

Con Alfa srl, infatti, si dovrà poter pianificare un massiccio piano di investimenti finalizzato all’ammodernamento delle rete, all’azzeramento della dispersione idrica e così offrire ai cittadini un servizio certamente migliore rispetto alla situazione attuale.

Il gestore unico ha da rapportarsi con tutte le grandi realtà del servizio idrico presenti nella nostra provincia per trovare insieme un metodo di gestione complessivo che sia davvero efficiente e che sappia rispondere alle esigenze dei 900 mila cittadini della nostra provincia e di tutti i Sindaci e amministratori del territorio.

Si potrà offrire il servizio unico di gestore unico ai Comuni che oggi non hanno la possibilità di fare interventi importanti sulla rete idrica e che avrebbero rischiato di incorrere in pesanti sanzioni europee. Con Alfa il cittadino avrà ora un unico interlocutore per la gestione di tutto il ciclo idrico completo, che va dalla captazione al rubinetto di casa e comprende anche l’importante passaggio relativo alla depurazione.

Tutto ciò premesso, si è presentato per la prima volta sulla stampa il nuovo presidente di Alfa che ha detto di voler fare nuovi cospicui investimenti. E a lui subito ho scritto facendogli presente come anche l’Associazione di cui sono presidente – Amici della Terra Varese – aspetti da tempo che vengano fatti gli investimenti per opere, ferme o neppure avviate non solo per il miglioramento della qualità delle acque, ma anche per il perfezionamento degli impianti attualmente funzionanti, spesso necessitanti di interventi di manutenzione, ovvero strutturali. Faccio l’esempio del depuratore di Valle Olona i cui problemi rimangono ancora irrisolti.

Innanzitutto, gli ho fatto presente di avere notato con dispiacere come non ci sia stata la presentazione né della sua persona quale nuovo presidente di Ato, né, soprattutto, del suo programma alle associazioni ambientaliste iscritte – come Amici della terra Varese – al Registro provinciale.

Gli ho scritto come debba essere fatta questa presentazione. Gli ho anche significato di essere dispiaciuto del fatto che il suo programma non sia stato presentato nei consigli comunali dei singoli comuni interessati ad Ato in sessioni aperte al pubblico. Anche questa cosa dovrebbe essere fatta.

Quello che mi dispiace sommamente e che il comportamento tenuto dai tenitori della società Alfa e del comuni varesini, in questo caso, rappresenti un passo indietro rispetto a quello tenuto dal presidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia che, a’ sensi di Legge, aveva, sull’inquinamento del fiume Olona, voluto sentire, prima della decisione finale, la parola di tutte le associazioni ambientaliste.

Alla base delle mie richieste, non vi sono solo numerose sentenze tribunalizie, ma mi limito ora (ed è sufficiente), a indicare il Testo unico sull’ambiente e, di questo, mi rifaccio alla ‘Leale collaborazione e al principio di Precauzione’. La leale collaborazione ci deve essere sempre e non deve essere invece bellamente ignorata.

In secondo luogo, gli ho fatto presente che non ho letto se vi sia stato un incontro della sua persona con la Commissione Ambiente della Regione Lombardia per conoscere esattamente il novero delle questioni dalla stessa attese in particolar modo con le associazioni tutelanti interessi diffusi.

In terzo luogo gli ho contestato la mancanza dell’effettuazione di una riunione con le associazioni ambientaliste e con le sentinelle del fiume Olona, istituite a seguito delle decisioni prese dalla Commissione ambiente e poi dal Consiglio Regionale Lombardia. Questo incontro, come gli ho scritto, deve essere fatto.

In quarto luogo, gli ho fatto presente come sia mancato l’incontro tra la sua persona, le associazioni ambientaliste e i referenti della Comunità Europea che potrebbe multare i comuni del fiume, la provincia e la regione per non aver sanato il corso d’acqua nei tempi da questa concessi. Anche quest’incontro deve essere fatto, gli ho scritto.

A proposito del lago di Varese, gli ho chiesto quali interventi pensi che debbano essere fatti da parte di Alfa, specificatamente per il disinquinamento del lago?

È a conoscenza, gli ho domandato, dei dibattiti svolti all’interno dell’Osservatorio del Lago di Varese e all’interno della Associazione dei comuni rivieraschi? Un incontro andrebbe fatto, gli ho scritto ancora, se non dovesse conoscere i dettagli del dibattito svolto.

È a conoscenza, gli ho chiesto, dei problemi del depuratore del lago di Varese che è obsoleto, della mancanza di fognature adeguate e sdoppiate nei comuni del lago di Varese e delle fognature che si gettano nel lago non collegate al depuratore, nonché dei problemi riguardanti lo zero idrometrico e della questione collegata del funzionamento delle chiuse del fiume Bardello ?

Su questi temi, gli ho scritto ancora, come sarebbe importante venga programmato un incontro con le associazioni ambientaliste.

Gradirei anche sapere, gli ho pure comunicato, se abbia in animo di concorrere a finanziamenti europei e nel caso di un suo assenso, vorrei sapere per quali opere e per quali tipologie di finanziamenti europei intenda partecipare. Volendo, nel caso egli fornisca una risposta positiva, dargli una mia mano, nel mio piccolo, gli ho chiesto quale percorso lui intenda seguire per contattare le forze pubbliche e private del territorio.

A lui ho, infine, ricordato come, inascoltato, abbia chiesto al presidente della Provincia di far partecipare le Associazioni ambientaliste, alle attività di Alfa solo in maniera consultiva. A questa domanda non è mai stata data risposta. Ma l’ho posta alla sua attenzione.

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