Così, a un sommario esame, sembra proprio che la lotta per lo scudetto sia da circoscrivere a quel Napoli meritato campione di inverno ed alla Juventus. Il dubitativo è bene non venga accantonato vista la corsa intrapresa tra tutti gli interessati per smentire pronostici a loro favore già dichiarati.
Così per la Fiorentina più volte in palio nei pronostici, così per l’Inter ma se vogliamo anche per lo stesso Napoli.
Quanto alla Juve s’era detto in partenza che avrebbe avuto i suoi problemi a crearsi un gioco tutto nuovo rispetto a quello dell’annata precedente per via delle modifiche nella formazione. E così è stato. In effetti una Juve se avesse assimilato con minor ritardo le esigenze di adattamento ai nuovi arrivati avrebbe avuto un avvio di campionato meno infelice rispetto a quello che ha avuto e avrebbe terminato il girone d’andata senz’altro nettamente al primo posto.
Quanto all’Inter sembra avere – con ardore – innescato una marcia direttamente contraria a quella logica riuscendo a vincere anche giocando male e perdendo le migliori partite giocate.
Ma tutto strano in casa nerazzurra dove si è insediato sul trono dell’apporto finanziario il primo sponsor nella storia che ha precisato – con gran soddisfazione dei tifosi della squadra milanese se – che “prima di acquistare bisogna vendere”.
Sotto il profilo numerico il discorso ci potrebbe stare stante il numero di giocatori a disposizione dell’allenatore ma bisogna allora pensare che quelli in forza alla squadra non sono i giusti o che Mancini non li ha utilizzati a dovere.
Così, come d’altro canto non si può non addebitare ad Allegri il grave ritardo nel riuscire ad inquadrare una valida formazione.
Il duello, in ogni caso, allo stato non può che restringersi a Napoli e a Juve. Salvo particolari riflessi negativi di partecipazioni extra-campionato. Ma il binomio sembra proprio essere quello.
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