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Spettacoli

CARLO CONTI SUL PEZZO

MANIGLIO BOTTI - 08/01/2016

contiChe fare? L’interrogativo inquietante che, agli inizi del ventesimo secolo, si poneva Vladimir Il’ic Ulianov detto Lenin per organizzare il partito dei proletari – ci si perdoni il paragone azzardato – è lo stesso che tormenta oggi i fautori, ma anche i detrattori, del Festival della canzone italiana, la tradizionale manifestazione la cui sessantaseiesima edizione si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo, da martedì 9 a sabato 13 febbraio, per noi di rito ambrosiano la settimana di carnevale. Il che, a ben vedere, non guasta.

La risposta al quesito iniziale è ovvia: il Festival ci sarà, anche se ancora non si sa come si farà, nel senso degli ospiti, dei trucchi mediatici e anche degli esiti delle canzoni – ma soprattutto dei cantanti – in gara. A condurlo sarà di nuovo Carlo Conti, presentatore e direttore artistico.

Carlo Conti, a differenza dello scorso anno, quando salì il palcoscenico come outsider – la carta da giocare dopo gli anni di Pippo Baudo, di Fazio, di Morandi ecc. – stavolta non ha alibi. L’anno scorso, dal punto di vista dello spettacolo e dell’intrattenimento, e anche della scelta delle “canzoni italiane” (vinsero i ragazzi del Volo) – non mancò il successo. Ripetersi è dura, molto dura.

A scorgere l’elenco dei vecchi e nuovi partecipanti (ma anche, si sussurra, dei bocciati) si ha l’evidenza che in un modo o nell’altro si sono scelti i personaggi dei talent show: o si è voluto andare sul sicuro, perché gli artisti emersi hanno già superato un test importante, o si gioca un jolly con qualche incertezza. Si vedrà.

Ma non solo i candidati dei talent show, anche i componenti delle giurie: per esempio Elio di Elio e le Storie Tese e Morgan dei Bluvertigo (solo Morgan). Un colpo al cerchio e un colpo alla botte? Scorrendo l’elenco dei protagonisti, si trovano personaggi interessanti (non lo diamo al completo, per ora): Arisa, Noemi, Stadio, Annalisa, Neffa, Zero Assoluto, Dolcenera, Valerio Scanu… Una media decisamente under quaranta. Ma anche due (vecchie) glorie come Enrico Ruggeri e Patty Pravo, che la media la alzano un po’. E ci si augura a buon diritto.

E poi i ragazzi delle Nuove proposte, scelti per lo più nel corso di una serata andata in onda il 27 novembre su Rai Uno. Sempre sotto il controllo di Carlo Conti. I loro nomi, per ora, non fanno parte dell’empireo, ma vi potrebbero trovare posto. Meglio aspettare.

Novità e non novità, dunque. A dare una sbirciatina ai nomi di coloro che, invece, si dice, a Sanremo ci sarebbero voluti andare si trova di tutto e di più, manco si fosse trattato di un Festival degli anni Sessanta o Settanta. Così a caso: Ricchi e Poveri, Paola Turci, Anna Oxa, Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio, Carmen Consoli, Nomadi, Irene Grandi, Toto Cutugno, Loredana Berté, Gigliola Cinquetti, Luca Barbarossa, Rita Pavone, Bobby Solo, Don Backy, Ron, Pupo… E via così. Una strage. Che non si sa, per ora, se rende onore al “talento” conoscitivo di Carlo Conti o ne sarà una delle ragioni di condanna.

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