Una delle prime istanze fatte dall’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri al momento della sua nomina, era stato quello di rafforzare, prima che gli studi nel metodo ovvero nell’oggetto, gli edifici, dove gli studenti possono apprendere i diversi insegnamenti.
Il Governo per concretizzare questo disegno, ha recentemente emanato un Decreto che ha stabilito
di destinare come in appresso 40 milioni di euro alle Regioni e alle Province autonome, per consentire lo svolgimento del servizio scolastico in scuole adeguate.
Ho quindi scritto al Sindaco di Varese per poter avere da Lui una indicazione precisa del modo e dei tempi in cui richiederà alla Regione la somma di danaro spettante al Comune e una elencazione il più possibile precisa degli immobili che proporrà per godere di questo finanziamento.
A lui ho chiesto se ci siano già delle richieste di intervento e edifici censiti ad alto rischio, come intende comportarsi in mancanza eventuale di questi e se Varese dovesse avere, secondo la sua opinione, titolo per poter godere del finanziamento. Gli ho fatto presente come, comunque, sarebbe stata istituita una commissione presieduta dal direttore per gli interventi in materia di edilizia scolastica del Miur e composta di quattro membri di cui due appartenenti al Ministero dell’Istruzione e due designati dal Dipartimento della Protezione civile. A questa commissione spetterà l’esame delle proposte di intervento avanzate dagli enti territoriali beneficiari delle risorse.
Avranno priorità di intervento per il risanamento o la ricostruzione tutte quelle situazioni già note a seguito di verifiche tecniche adeguate agli standard aggiornati. Quindi si procederà all’immediato risanamento o consolidamento degli edifici già qualificati ad alto rischio. Stesso discorso vale per l’abbattimento di vecchi edifici e la costruzione di nuovi nel caso in cui la instabilità degli immobili riguardi zone ad alto rischio calamitoso.
Come già scritto sopra, al fine di consentire lo svolgimento del servizio scolastico in ambienti adeguati e sicuri, è stata ripartita la somma di 40 milioni di euro tra le Regioni e le Province autonome. In attuazione della legge 107/2015 è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 3 dicembre scorso il Dpcm del 12 ottobre 2015 che dice: «Definizione dei termini e delle modalità di attuazione degli interventi di adeguamento strutturale e antisismico, in attuazione dell’art. 1, comma 160, della legge 13 luglio 2015, n. 107». E’ stato un passo concreto sulla via della programmazione nazionale – per le annualità 2014 e 2015 – predisposta in attuazione di un adeguamento delle strutture scolastiche ai canoni di staticità e sicurezza in caso di eventi calamitosi. Negli allegati al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si trova la ripartizione e la determinazione del finanziamento.
La riforma del sistema nazionale di istruzione introdotta con la legge 107/2015 aveva, appunto, previsto l’emanazione dell’attuale Dpcm per la definizione degli interventi straordinari in termini di criteri e modalità di ripartizione delle risorse del Fondo ad hoc come stabili dal Dl 269/2003. Gli interventi non saranno solo manutentivi o di adeguamento delle strutture alle più aggiornate norme di staticità, ma anche di costruzione ex novo di edifici. Scelta da effettuare ovviamente in base a chiari indici di pericolo registrati sugli immobili esistenti.
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