La buona scuola si vede nel tempo. E se il maestro ha saputo essere buon maestro, il seme gettato continua a fruttificare. La riprova è arrivata dalla serata organizzata il 4 dicembre dall’Associazione Amici del liceo classico Ernesto Cairoli, presieduta da Oreste Premoli.
Il Cairoli, come i varesini sanno, è una delle più antiche e prestigiose istituzioni scolastiche del territorio, ma per fama è ritenuto tra i migliori licei classici del Paese. Essendo stato statalizzato nel 1935 ha festeggiato i suoi ottanta anni di vita, anche se le sue radici di ginnasio privato rimandano più indietro nel tempo. In via Dante si sono diplomati ragazzi e ragazze diventati affermati professionisti, ma soprattutto persone perbene.
All’incontro al Golf Club di Luvinate, avvalorato anche dalla presenza di tanti insegnanti già in pensione, erano più di duecento i presenti, in parte ex allievi maturati nel corso di diversi anni. Anni lontani, o un po’ meno, o vicini o addirittura recenti, o recentissimi. Un evento particolare dunque, per numero e varietà dei partecipanti, che è cosa rara e davvero bella. Si sono viste anche intere classi di ex alunni riunite attorno ai tavoli, altre tavolate erano invece affollate da “post giovani” di età e classi diverse. E tutti conversavano in allegria e senza le solite malinconie di circostanza, allietati dalla buona cucina che sa rallegrare gli spiriti anche quando il tempo passa e non fa sconti. Un esempio dunque, quello dell’ associazione cairolina, da proporre e esportare anche in altre scuole, e alla faccia di un liceo classico che per continuare a raccogliere consensi deve stringere i denti davanti alla concorrenza degli altri licei e degli istituti tecnici.
Mancano i periti, si dice, e dunque tanto vale buttarsi sul tecnico. Vero è che ci sono industrie internazionali, dove lavorano scienziati e tecnici di livello, che scelgono le teste pensanti tra i licei artistici o i classici. Meglio un filosofo a un ingegnere, o comunque un laureato in materie umanistiche professa infatti qualche grande capitano d’impresa che si regola di conseguenza.
Ci permettiamo di dire allora che la buona scuola è buona scuola. Non per niente il preside Consolo, esempio di guida illuminata, oltre che di grande cordialità e umanità, puntualmente racconta nel giornale della stessa associazione degli sforzi e impegni che la scuola sta facendo per darsi contenuti sempre più allineati coi tempi e colmare il gap tra liceo classico e mondo del lavoro.
Il grande merito della crescita dell’Associazione, che ha avuto come primo presidente Raimondo Malgaroli, uno dei grandi maestri del Cairoli- indimenticabili le sue lezioni di letteratura greca e latina- va in gran parte anche a Oreste Premoli, per il suo appeal di cordialità e impegno, di disponibilità e operatività a tutto campo, per le sue doti di formidabile tessitore di rapporti umani. Ed ecco spiegato perché un’associazione partita in sordina con pochi soci iniziali, ma con idee ben chiare e lungimiranti, raccoglie oggi tanto consenso e si è fatta protagonista di così buone iniziative: da borse di studio, lodevolmente sostenute dai familiari, dedicate nel tempo a ex allievi deceduti, come Massimo Malerba e Ombretta Michetti, al concorso di poesia intitolato alla memoria di Ninni Roselli.
Ogni anno è istituito un premio -il Cairolino- ad un ex distintosi per impegni professionali e o sociali, per i traguardi raggiunti a dimostrazione di una scuola che ha forgiato tante personalità. Tra i premiati ricordiamo Alfredo Ambrosetti, Edoardo Bulgheroni, Michele Graglia.
Lo scorso anno il premio fu assegnato -in un ex aequo meritatissimo con Premoli- a Marco Ascoli per il suo impegno nella lotta al linfoma infantile. E quest’anno, con grande partecipazione e gioia dei suoi ex allievi, il riconoscimento è andato a Silvio Raffo, oltre che amato e formidabile insegnante dello stesso liceo, raffinato poeta, traduttore e romanziere. Raffo, Silvio per tutti, non si stanca di raccontare del suo amore per la professione e per una scuola che ha sempre rappresentato la sua maggiore ragione di vita. Lo ha ricordato anche in un articolo del giornale-altro frutto dell’ Associazione- che ha cadenza semestrale e che sta per compiere venticinque anni. È uno strumento prezioso che a sua volta racconta- grazie alle voci degli ex, di insegnanti e allievi, e di altri ancora- vicende passate e presenti che riguardano il Cairoli. Nell’ultimo numero del periodico si scopre, tra una notizia e l’altra, come a Romolo Vitelli, già insegnante del liceo, il presidente Mattarella abbia inviato le congratulazioni per un libro dello stesso dedicato ai viaggi scolastici nei luoghi della memoria, e come un ex allievo, Daniele Zanzi, oggi agronomo di fama, abbia conquistato un premio internazionale, l’Award of Merit 2015, nella cittadina di Orlando.
È lo stesso agronomo che da anni si dedica alle cure dell’ hortus conclusus, il giardino romano realizzato nel cortile della scuola di Via Dante.
Un’altra rara perla, accanto agli efficienti laboratori di chimica e fisica- frutto dell’ impegno di tanti insegnanti, capitanati dalla mitica prof Guidi- di questo vecchio, ma sempre verde liceo classico varesino.
Le prime cinque immagini della galleria fotografica sono tratte dal volume edito nel 1985 in occasione del cinquantesimo della statalizzazione del Liceo
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