Ho deciso di candidarmi per mettere in pratica le mie idee di città. Per contribuire alla costruzione di una Varese che recuperi il suo carattere, la sua vocazione di città accogliente e capace di guardare al futuro. Una lettera per ogni concetto, per ridefinire Varese fin dal suo nome.
V come Vedere con gli occhi dei bambini.
I bambini devono essere ascoltati e coinvolti dall’amministrazione comunale per contribuire al cambiamento, perché i loro bisogni coincidono con quelli di gran parte dei cittadini, specie le fasce più deboli. Dare la parola ai bambini cambia tutto, e porta ad un enorme risultato: abbassare il punto di vista dell’amministrazione ad altezza di bambino per non perdere nessuno.
A come Aperta e accogliente.
Varese è una città sempre più aperta che, con la bellezza di un’azione che percepisce le differenze come un arricchimento, diventa una vera e propria casa, accogliente e sicura. Di fronte ad un pensiero che mira alla divisione e al conflitto, crediamo che solo con il dialogo si potrà recuperare davvero la propria identità e il proprio ruolo all’interno del paese.
R come Resiliente.
Una città resiliente, per resistere efficacemente nel lungo periodo, deve cambiare e saper costruire risposte sociali, economiche e ambientali nuove alle sollecitazioni dell’ambiente e della storia. Interventi prioritari sulla pianificazione territoriale, un reale monitoraggio sull’assetto idrogeologico, una pianificazione urbanistica che ne tenga conto, servizi socio-sanitari e di protezione civile efficienti: questi sono alcuni ambiti all’interno dei quali intervenire per dare a Varese la capacità di reagire alle avversità. Climatiche, certo, ma non solo.
E come Energia.
Il futuro è nell’efficienza, nel risparmio energetico e nell’uso delle fonti energetiche rinnovabili. Ecco la sfida che ci aspetta: case e quartieri a “consumo zero”, modalità di trasporto elettrico, terziario e industria che da consumatori di energia diventano produttori/consumatori. Ma una città trae la propria vitalità dall’energia di chi la vive. L’energia e la forza dei propri abitanti è rinnovabile e inesauribile: questa energia va alimentata e liberata in tutta la sua potenzialità.
S come Sicurezza.
Sicurezza è capacità di convivenza tra tutti i cittadini, manutenzione costante e consapevole degli aspetti più delicati del territorio, azione decisa per la coesione sociale e incontro tra le diverse anime economiche della città. Una vera politica di inclusione sociale, ma anche la capacità di rendere sostenibile lo sviluppo economico del territorio: dal punto di vista ambientale, affrontando le criticità idrogeologiche con manutenzione e interventi straordinari, e dal punto di vista economico-sociale, dialogando con le imprese per aiutare il tessuto economico della città a rimanere vivo e vitale.
E come Essere in movimento.
Una città davvero in movimento è efficiente, si basa su una gestione manageriale dell’amministrazione e dei servizi che offre, accoglie un nuovo tipo di governance, capace di coinvolgere davvero i cittadini nella politica pubblica.
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