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PANORAMICA. MOLTE NUBI POCO SOLE

ETTORE PAGANI - 13/11/2015

C’è di tutto. Da sbizzarrirsi in fatto di incertezze con – limitate ma non poco – limpide sicurezze.

Non è, insomma, che un giro di vedute sul nostro sport, possa considerarsi tal quale quello che si respira dal nostro meraviglioso balcone, il Sacro Monte. All’azzurro d’incanto, ai profili di Milano, alle acque calme e pulite dei nostri laghi, ai tramonti meravigliosi, si è costretti a fare posto per fortuna anche a qualche sprazzo di luce che fende nuvole più o meno scure portatrici solo di incertezze.

In pieno sole il Varese calcio che sta riducendo, con il passare del tempo, l’amarezza di una triste retrocessione: per fortuna c’è lo zucchero che i ragazzini in bianco-rosso stanno distribuendo ai tifosi ai quali un po’ di gioia non può essere negata. E se sono gli stessi o i parenti stretti di quelli che di gioie più splendenti si nutrirono in tempi andati oggi hanno buone ragioni per addolcire -appunto – la pillola.

Sul campo di Masnago, insomma, il sole – sia pure con calore ridotto in proporzione alla situazione subentrata ai precedenti – riesce ancora a scaldare.

Sul resto le nubi insistono a non dissiparsi. Così sul bustese dove se la Pro non azzecca un colpo la Yama fatica a riprendere il sentiero delle sue qualità. Vi è da sperare che il fenomeno sia superabile ma per il momento preoccupa apparendo anche fin troppo pesante la partenza di un pilastro come la Diouf.

Ombrelli a portata di mano sembrano opportuni anche per hockey, basket un po’ più all’asciutto e ciclismo se per parlare di roba nostra si è costretti ancora a ripiegare sui ricordi di Basso.

Per il resto – ippica compresa – nell’ordinaria amministrazione (negativa).

Sole, dunque, su Masnago stadio. Altrove nubi.

Senza, peraltro, accantonare speranze nel vento.

Meglio se impetuoso.