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Società

TESTIMONE DI MISERICORDIA

ALBERTO PEDROLI - 13/11/2015

COPERTINANel settembre 2010 usciva, per le edizioni di Pietro Macchione, il libro di Antonello De Giorgio “Non sono ancora UNA FOTO sopra una lapide!”. Ne avevamo parlato nel marzo 2013 in queste pagine sottolineando come il libro ha un titolo strano, impegnativo, che mette ansia ma che altro non è se non il racconto di una storia vera, la storia della lotta contro una malattia terribile ma soprattutto di quanto in questa lotta avessero influito la forza della fede, la presenza della famiglia e quel “pizzico” di follia che in sintesi sono la ricetta delle tre “F” – appunto fede, famiglia e follia – che il protagonista da allora si è impegnato a divulgare.

Ma “la testimonianza – dice Antonello – è simile ad un rubinetto che perde. Possiamo stringere con forza la manopola ma quella goccia fastidiosa (la testimonianza) continua ad uscire”. Come poteva non esserci un seguito? Dal settembre di quest’anno ecco allora, sempre per le edizioni Macchione, “La testimonianza va testimoniata”, frutto delle decine e decine di testimonianze, in giro per l’Italia, in cui l’autore, chiamato anche da RA1, RAI2, TV2000, ha comunicato l’esperienza grande e bella dell’infinita misericordia di Dio.

Come nel primo libro, il dottor Giancarlo Comeri fornisce un’ampia prefazione che collega la vicenda di Antonello all’esperienza di Medjugorje: lì Antonello è stato per la prima volta nel 1987 mentre Comeri faceva già parte, nel 1984, dell’equipe dei cinque medici che hanno effettuato i primi test clinici sui veggenti ed è oggi convinto assertore della autenticità delle apparizioni.

Certo si può essere scettici sulla veridicità delle apparizioni ed anche Antonello all’inizio lo era, tanto da pensare di far benedire per scherno la schedina del totocalcio – racconta lui stesso – in occasione del suo primo viaggio a Medjugorje, ormai quasi trent’anni fa.

Ma cosa può rappresentare oggi quel luogo ben lo dice nella conclusione al libro: “Il Signore ha un progetto per ognuno di noi. È scritto su di un foglio con l’inchiostro simpatico. Per leggere il contenuto del foglio (che poi è la nostra vita) bisogna scaldarlo con una fiamma. Medjugorje è quel fuoco d’amore che permette di scaldare quel foglio e leggere quanto Dio ha preparato per noi”.

Ci sono poi le circostanze della vita e strane coincidenze che ciascuno può leggere come un capriccio del caso o come “segni” che ci rimandano a qualcosa d’altro, il cui significato pieno ancora ci sfugge. È il caso del legame con la figura di Domenico Zamberletti, detto Domenichino, il bambino nativo del Sacro Monte e morto di leucemia nel 1949 offrendo le sue grandi sofferenze per il Papa, il clero, i malati, i fanciulli poveri e gli educatori e del quale è in corso la causa di beatificazione. Ebbene con sorpresa Antonello – racconta nel quarto aneddoto – scopre che la foto di copertina del suo primo libro riporta non la sua data di nascita, il 19 febbraio 1959, ma il 24 agosto 1936, data di nascita del Domenichino. Altra stranezza: i referti dell’Ospedale San Raffaele che attestano il suo iter di guarigione sono intestati a “De Giorgio Antonello – Santa Maria del Monte” ma la sua residenza è a Varese in via monsignor Angelo Del Frate: l’Arciprete del Sacro Monte che celebrò i funerali del Domenichino… Se un giorno il ragazzino del Sacro Monte verrà proclamato beato un merito potrà essere ascritto alla moglie di Antonello che nei giorni della trepidazione aveva proprio chiesto con fervore a lui, nel piccolo e dimenticato cimitero del Sacro Monte, di intercedere per la sorte del marito.

Il ricavato della vendita del libro è a favore di una iniziativa missionaria promossa dai Missionari Cappuccini di Milano e più precisamente il Centro di Formazione Femminile “Saintes
Marthe et Marie” in Costa D’Avorio: un progetto che ha come obiettivo quello di istruire le ragazze più bisognose, attraverso corsi di alfabetizzazione, di formazione umana, ma anche formazione spirituale.
Per chi desideri invitarlo a comunicare la sua esperienza il riferimento è:

degiorgio.antonello@gmail.com

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