Sport

TENNIS CHE DECLINA

ETTORE PAGANI - 06/11/2015

Sirola e Pietrangeli in doppio

C’era una volta il tennis. A onor del vero a livelli agonistici soprattutto al femminile c’è ancora ma il dilettantismo è sostanzialmente sparito. E questo dispiace parecchio così come dispiace la sostanziale diserzione dei campi di gioco una volta popolati, soprattutto, da giovani ma non poco anche da anziani che si portavano dietro anni e anni di esperienza e di pratica in materia.

L’abbandono ha un colpevole ben individuabile in quel golf che si è fatto avanti prepotentemente togliendo candidature a quel suo avversario che pure era una favola da praticarsi ma anche (moltissimo) da vedersi.

Il fenomeno, pure marcatissimo nei suoi effetti, non ha mai potuto essere, sostanzialmente, identificato come da far ritenere ai due sport l’uno un doppione dell’altro.

Mai – si diceva – neanche in lontananza. Ma il fatto è questo per il momento rimane un autentico sostituirsi dell’uno all’altro. Eppure la pratica tennistica pareva fenomeno consolidato tanto popolato da avere luoghi di pratica in gran numero superiori a quelli del golf; da avere pretendenti al turno di gioco se del caso costretti a pazienti attese ove non si fosse provveduto alla prenotazione del campo. Tutta una passione che sbocciava anche a livelli di possibilità di pratica sotto il profilo economico ben superiori a quello del golf.

Resta il fatto, per buona fortuna, che lascia considerare il permanere del tennis agonistico (è il caso di precisare solo al femminile) che pur esisteva ai tempi quando Gardini e Sirola spadroneggiavano in Italia e all’estero, il primo anche come campione nazionale di singolo ed in coppia e con il secondo, di doppio. Quando ancora la Pericoli tricolore di singolo e Villani in coppia con lei tricolore di doppio, erano capaci di spettacoli esaltanti di cui ben ricordo un torneo sui campi delle Bettole affidatomi dalla Gazzetta per la cronaca.

Grandi campioni in campo e folla di discepoli ad ammirarli ed applaudirli. Oggi pochi campioni e ancor meno discepoli.