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MANCINI E I GIORNALISTI INCOMPETENTI

ETTORE PAGANI - 09/10/2015

Dopo la batosta subita dalla sua Inter, ad opera di un’eccellente Fiorentina, Mancini (che in fatto di suscettibilità ha sempre conquistato posizioni sul podio) ha rilasciato svariate dichiarazioni sulla capacità dei giornalisti di capire di calcio, sostanzialmente lasciando intendere che di calcio non capiscono nulla.

Ora è pacifico che un giornalista (ma anche il resto del popolo calciofilo) di calcio dovrebbe capirne meno di un allenatore tenuto, tra l’altro, a dar forza a questa sua convinzione dal trattamento economico (dai quattrini, insomma) che la sua qualifica gli assicura. Ma se il comportamento del trainer è tale da consentire, in materia di valutazioni delle conoscenze, quel “dovrebbe” (che è e rimane tremendamente dubitativo) tocca all’allenatore dimostrare il fondamento delle sue convinzioni. E se le critiche arrivano dopo una batosta che è parsa anche ben ricollegabile ad una squadra malmessa in campo e con errori dettati anche dalla panchina, pare che il dubitativo di cui si diceva, debba tenersi nel debito conto.

Nelle sue dichiarazioni l’allenatore ha affermato che è stato, da parte nerazzurra, sbagliato l’approccio alla partita. Si dà il caso, peraltro, che “l’approccio alla partita” non se lo inventino -almeno di solito – i giocatori in campo ma che i dettagli al riguardo vengano dettati dall’allenatore prima dell’incontro con specifiche istruzioni. Ne deriva che, dopo l’1-4, un diplomatico silenzio dell’allenatore non sarebbe guastato semmai rinviando ad un’altra occasione le sue apodittiche convinzioni.

Del resto ancora prima dell’”approccio” con la Fiorentina, l’Inter – capolista finché si vuole – non aveva mancato di far rilevare incertezze di gioco in partite vinte, in più di un caso, per situazioni favorevoli più che per il merito. E senza più scomodare il viola, a mettere in evidenza quanto qui precisato è arrivato anche il blu cerchiato sampdoriano.

Stando così le cose, prescindendo dalla scelta su chi in materia calcistica possa saperne più o meno, le critiche dei giornalisti proprio infondate non potevano e non devono essere considerate.

Quanto a Mancini rimane auspicabile un provvidenziale aumento di modestia della quale, peraltro, libero docente non è mai stato.