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Società

QUANDO SIAMO SOLIDALI

LUISA OPRANDI - 18/09/2015

L’emporio solidale alla Brunella

L’emporio solidale alla Brunella

Il volto raggiante della Varese solidale è brillato sabato scorso tra le vie del centro e nella grande cena comunitaria organizzata in piazza San Vittore, alla quale hanno preso parte circa 640 persone. È la stessa Varese delle tante associazioni che nel silenzioso quotidiano operano con diverse centinaia di volontari a favore delle persone svantaggiate, più deboli, in difficoltà e che, da alcuni mesi, si sono costituite in rete per fare sinergia, mettere assieme le forze, organizzare in modo coordinato gli interventi di assistenza, aiuto nell’emergenza, solidarietà.

Il colpo d’occhio per chi nel pomeriggio di sabato transitava nel “salotto buono” cittadino è stato di forte impatto: gente e colori, cartelloni e palloncini, volantini di informazione e magliette sulle quali campeggiava l’immagine del campanile e di uno scorcio di corso Matteotti accanto alla scritta “Varese solidale per l’emporio”. Nelle limitrofe Via Marconi e Piazza Marsala il pomeriggio varesino è stato allietato da attività dedicate ai piccoli (Pompieropoli a cura dei Vigili del Fuoco di Varese e scivoli e i giochi a cura della Croce Rossa Italiana di Varese), in Piazza Monte Grappa è stata offerta la presentazione del volume di grandissimo pregio grafico “Varese al cubo”, una raccolta di scatti e informazioni sulle bellezze del territorio e il cui ricavato andrà a favore della mensa serale di via Luini. E poco più in là, nella piazza della basilica, l’allestimento spettacolare di un “ristorante all’aperto” per oltre seicento posti a sedere in occasione della cena serale intitolata “aggiungi un posto a tavola” ha strabiliato per la sua imponenza: Monelli della Motta e Alpini ai fornelli e gli studenti dell’Istituto alberghiero De Filippi a servire ai tavoli.

Un evento che ha saputo lanciare il messaggio molto chiaro di una città che ha, prioritariamente, questo bel volto e questo gran cuore: una città che sa leggere i bisogni, intercettarli e rispondervi. Una città che si sente tale perché accoglie e integra storie, culture, esigenze e bisogni differenti. Una città che ha potuto portare in piazza questa identità perché la vive, realmente, appassionatamente, da sempre.

Il volontariato sociale e i fondamenti valoriali che lo animano sono infatti tratto distintivo della varesinità, oltre ogni altra semplicistica riduzione a fisionomie differenti. La scelta di tenere assieme, fare dialogare, mettere in relazione questo prezioso e folto tessuto connettivo della comunità civile ha rappresentato un passo in avanti deciso, forte, coinvolgente: ciascuna realtà opera in un ambito specifico a favore di emergenze e bisogni, ma la loro unità attorno a progetti unitari rappresenta la scelta di uno stile e un linguaggio innovativo. L’Emporio solidale, inaugurato lo scorso 18 luglio presso la parrocchia della Brunella è il primo grande progetto condiviso: un piccolo negozio di generi alimentari, per la casa, prodotti per l’igiene personale e alimenti freschi, a favore delle famiglie in difficoltà perché possano ricevere gratuitamente generi di prima necessità. Sono tre le strutture di questo tipo presenti sul territorio regionale ed una è ora nella nostra città, coordinata da Don Marco Casale. L’Emporio è rivolto a coloro che, residenti in città e nei comuni limitrofi o segnalate dalla Caritas, pur lavorando non riescono a garantire alla propria famiglia una situazione economica dignitosa. Obiettivo è quindi quello di supportare le fatiche temporanee per evitare che la povertà impedisca di avere a disposizione il necessario. Ma soprattutto ha la finalità di aiutare le famiglie bisognose a riacquistare autonomia Gli afferenti all’emporio della solidarietà ricevono infatti una tessera a punti con validità mensile, con la quale possono fare gratuitamente gli acquisti dei prodotti necessari. A priori il sostegno prevede che venga definito un periodo, rinnovabile in caso della persistenza di una situazione emergenziale, entro cui sia pensabile che la famiglia possa ritornare ad essere autonoma economicamente. I prodotti e gli alimenti vengono acquistati grazie a donazioni di supermercati di prodotti prossimi alla scadenza o con il contributo di privati. La mobilitazione cittadina di sabato scorso ha quindi avuto come obiettivo anche la raccolta di fondi a favore di questa nuova struttura e, al contempo, la sensibilizzazione dei cittadini perché il “negozio solidale” sia all’attenzione di chiunque desideri offrire un contributo a sostegno delle famiglie bisognose.

Il folto numero di associazioni presenti con i loro stand per informare, raccontare ciascuna la propria finalità operativa ed organizzativa, il grande e prezioso contributo di chi ha intensamente lavorato, i tanti volti di coloro che hanno messo a disposizione capacità di progettazione e organizzazione per dare vita alla prima grande giornata cittadina del volontariato, lo scopo comune che ha raccolto tutti attorno ad un obiettivo, concreto e culturale al tempo stesso, sono il segno tangibile di quanto la solidarietà sia punto di forza e leva della vita sociale della nostra città. E soprattutto di come sia esplicita la volontà di “ partire proprio da qui” per costruire il futuro della nostra comunità civile e la nostra storia.

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