Alcuni giorni fa l’Amministrazione comunale ha adottato un ‘piano attuativo’ nell’area della ex Malerba in via Gasparotto per la realizzazione di un nuovo supermercato Esselunga. Il piano consente la realizzazione di un edificio che avrà una superficie totale di 8 mila metri quadrati di cui circa 4200 come superficie di vendita.
Esselunga realizzerà alcune varianti stradali in adiacenza, con la formazione di ‘rotonde’ per regolare la mobilità in prossimità dell’ingresso di viale Europa e per accedere, con modalità ancora da chiarire, alla bretella autostradale.
Ho recentemente ricordato l’importanza di un nuovo ingresso in città per i veicoli che hanno percorso l’autostrada, evitando di arrivare, con lunghe code di attesa, in largo Flaiano, dove ancora oggi è prevista la realizzazione di una rotonda costosa e impegnativa sovrapposta alla linea ferroviaria.
Sostengo da tempo l’importanza dell’utilizzo di viale Europa e poi del viale Piero Chiara per accedere al centro città e agli altri rioni affacciati verso il lago.
L’occasione che può offrire la realizzazione della nuova Esselunga è preziosa e va affrontata in maniera opportuna per ottenere un primo risultato di rilievo strategico per la città. È tempo infatti di affrontare decisamente il problema della mobilità veicolare che condiziona pesantemente la vita di relazione dei varesini. Con attenzione anche per le linee ferroviarie che attraversano l’abitato.
Infatti la presenza della rete ferroviaria risalente all’Ottocento va riconsiderata e adeguata a nuove possibilità di accesso intermedio realizzato fra le attuali stazioni esistenti, con parcheggi veicolari adiacenti che liberino la centralità urbana a vantaggio della pedonalità.
La ripresa dei lavori sulla tratta ferroviaria da Stabio a Induno deve anche fare ripartire un ragionevole progetto di raccordo urbano fra le due stazioni esistenti in Varese, che rinunci a concentrare ulteriori funzioni invasive e iniziative immobiliari come quelle che alcuni anni or sono erano state proposte. Che eviti di localizzare nel centro urbano nuovi parcheggi che sarebbero in contraddizione con la necessità di ridurre il traffico veicolare.
Il ‘piano attuativo’ Esselunga va colto nella sua possibilità di incidere notevolmente per la riorganizzazione della città. Va affrontato fino in fondo il rapporto con l’Anas per ottenere una razionale possibilità di uscita dall’autostrada del traffico proveniente da Milano. Va anche affrontata la riforma del viale Europa che presenta oggi, per carenza di progetto e di regole comunali, situazioni inaccettabili.
Non può essere consentita, infatti, la percorrenza dei veicoli, come oggi è possibile, alla velocità di ben 70 km/h. Non può essere trascurata la percorrenza pedonale, nei pressi di due scuole, materna ed elementare, senza l’ampiezza dei percorsi alla stessa destinata e la loro difesa come nel progetto originale di alcuni decenni fa era previsto ma non realizzato. Su questi problemi occorre un rapido intervento.
È evidente che Varese è priva tuttora di un coerente piano della mobilità. Che evidenzierebbe un altro errore, che si sta per compiere, con la realizzazione del parcheggio multipiano di via Sempione, così come è stato concepito. Che assumerebbe decisioni convincenti per l’accesso al nostro Sacro Monte, che vantiamo come luogo prezioso e desiderato.
Sopportiamo purtroppo tuttora gli sviluppi di una mobilità di pura convenienza individuale, scarsamente regolata, su una rete stradale urbana che appartiene al passato, senza assumere decisioni adeguate che consentano il rispetto della nostra storia e della bellezza ancora difendibile di questa nostra città.
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