Ritorna il calcio maggiore e già si sfoglia il calendario alla ricerca delle partite che potranno essere più significative.
I nomi sono i soliti tralasciando, però, di ricordare che, nel campionato scorso, proprio i “soliti” – in buon numero – si sono messi, tristemente in disparte per lasciare posto agli “insoliti” fuori da ogni quotazione.
Se vogliamo, anche questo tipo di novità può non guastare ma allora, in fatto di pronostici o di scelte dei confronti tra le più “importanti”, conviene andarci piano. Comunque le trombe già squillano e le campane già suonano anche se – per il momento – non ancora a stormo.
Semmai si dovessero fare anticipazioni una almeno appare necessaria e riguarda la speranza che non si ripeta quel dominio di una sola squadra che più piatto e più insipido di così non avrebbe potuto lasciare il campionato passato.
Il riferimento è, ovviamente, al bianco nero juventino. Un rischio che allo stato pare di scarsa probabilità visto che le incertezze che lasciano ragioni di dubbi nei primi passi già effettuati non sono mancate.
Per quanto riguarda la dominatrice del campionato scorso – la responsabile, insomma – si diceva – della monotonia che né è scaturita, già sorgono discussioni tra i fautori di una squadra oggi più forte di ieri e c’è chi giura sul contrario. Sarà interessante il verdetto definitivo.
Certo è che il rimpiazzare i partiti non sembra cosa di facile soluzione. A parte l’assenza di Pirlo – che gran campione era e tale è rimasto – è pacifico che le caratteristiche di Tevez e Vidal siano ben diverse, soprattutto in attacco, di quelle dei sostituti. Sarà difficile trovare un realizzatore del calibro dell’argentino con le stesse modalità di gioco. Per arrivare in porta la Juve dovrà insomma adattare le caratteristiche della propria manovra al tipo di gioco dei nuovi arrivati. E non sarà –questo – compito facile per un Allegri che – va detto – lo scorso anno non ha dovuto faticare più di tanto per cercare un gioco vincente.
Dovrà cambiare modalità di impostazione, la Juve, e la curiosità di vederne i risultati non è poca.
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Trombe e campane tutte terribilmente stonate in casa nostra. Che, purtroppo, più stonate di così non avrebbero potuto essere: senza la benché minima nota a suo posto. Un Varese a livello scarsissimo che più di così non avrebbe potuto essere con ogni variante di inadeguatezza, purtroppo, protrattasi nel tempo.
Sbarrate anche le porte della Lega Pro l’Eccellenza porta alla mente squadre, situazioni, partite vissute da chi scrive ma che si speravano cancellate per sempre.
Ci si accontenterà, quindi, di quel che passa il convento. Che, poi, per i tifosi finirà – come è giusto – ad avere pure il suo rispetto. Che sarà, in fondo, l’intramontabile rispetto per i nostri colori.
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