A più di quarant’anni dall’ormai introvabile primo disco in vinile, il Gruppo Folkoristico Bosino ha inciso per la prima volta in un CD una collezione di canzoni tratte del proprio repertorio dialettale popolaresco. Si tratta di una iniziativa straordinaria che intende celebrare l’ottantacinquesimo anniversario dalla fondazione dei cantori Bosini, che confermano così il loro impegno a testimoniare e divulgare, in giro per l’Italia e l’Europa, la storia, le bellezze e le tradizioni di Varese. L’uscita del CD festeggia anche due tradizionalissime ricorrenze del gennaio varesino, Sant’Antonio “del purscell” (17 gennaio) e la Gioeubia (26 gennaio), di cui il coro è testimone partecipe da sempre.
Il canzoniere dei Bosini comprende ottanta e passa melodie che sono state armonizzate, espressamente per il Gruppo, su poesie dialettali di celebri autori novecenteschi (Speri della Chiesa, Talamoni e Cimasoni su tutti): un felice connubio di popolanità contadina e raffinatezza culturale. Ne esce una varietà di canzoni deliziose, che invitano a fermare il tempo: voci briose, maschili e femminili, ci parlano di impegno quotidiano del lavoro intrecciato a vicende amorose, che accadono sotto l’occhio vigile di una qualche Madonnina; e spesso scoprono una simpatica vena di autoironia. Una visione di gente d’altri tempi, quasi uno specchio virtuale dell’essenza della varesinità – come la si vorrebbe vedere ancor oggi: costante equilibrio tra compostezza e dolcezza, genuinità e aspirazioni oneste, piedi per terra e animo sognante.
In analogia con altre espressioni di musica popolare, il repertorio dei Bosini valorizza con la musica vari aspetti culturali locali: i costumi tradizionali, i balli e gli strumenti musicali che lo accompagnano. Nelle manifestazioni cui partecipano, i componenti del coro si esibiscono in movimenti ritmati, piccoli cortei e brevi balletti, indossando il costume bosino. È frutto di una ricerca storica accuratissima e di particolari tramandati attraverso le generazioni, il vestito per lui e per lei, lo stesso che si indossava nelle ricorrenze di famiglia e nelle celebrazioni religiose. Splende sui capelli delle donne bosine la “raggera” – complemento dell’acconciatura femminile che si pensa possa risalire secondo la testimonianza manzoniana almeno ad un quattrocento anni orsono – e sembra proprio di rivedere la promessa Lucia Mondella uscire tutta “attillata” dalle mani della madre: “i capelli, spartiti sopra la fronte, con una bianca e sottile drizzatura, si ravvolgevan, dietro il capo, in cerchi molteplici di trecce, trapassate da lunghi spilli d’argento, che si dividevano all’intorno, quasi a guisa de’ raggi d’ un’ aureola.”
Sottolinea le canzoni bosine il suono della fisarmonica, accompagnamento tutto acustico e per nulla elettronico, anch’esso espressione di una specifica tradizione varesina che rivive sotto la direzione del giovane maestro Stefano Capra.
Orgoglioso per la neo-incisione, avvenuta pur tra mille difficoltà economiche grazie al Gruppo Bosino che si è autofinanziato, il presidente Giovanni Vanoni ringrazia tutti quanti hanno collaborato tecnicamente alla produzione del CD e lancia uno sguardo al futuro: “Questa iniziativa non è un punto di arrivo o di ricordo della nostra storia, deve essere punto di partenza e di impegno per future iniziative: non è solo a parole che si può pensare di salvaguardare le tradizioni, ma è con la presenza costante fra la gente, attraverso le nostre canzoni, che possiamo far rivivere i temp di ann indreè”. E il presidente si augura, insieme a tutti noi, “di avere la possibilità di festeggiare i primi ottantacinque anni dei Bosini con un grande spettacolo fokloristico per tutti i cittadini – sarebbe un vero regalo alla nostra città di Varese”.
Il CD “Folklore” del Gruppo Fokloristico Bosino è reperibile presso la Libreria Antiquaria Canesi, Piazza Giovine Italia 3 a Varese
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