Esiste una legge forte, che costringe e libera nello stesso tempo. È l’amore. Nessuno è così “legato” come colui che ama e nessuno è così “libero” come colui che ama. Persino la vita è meno importante dell’amore. Per amore, infatti, si è disposti anche a morire. Senza amore la vita non ha alcun senso.
Perché non sono felici le persone sole? Eppure sono nelle condizioni di essere le più “libere-da”… Perché l’uomo più “libero-da”, che non avesse nessuno cui consegnare liberamente la propria libertà, sarebbe nient’altro che un uomo solo. Non si può essere liberi, se non per qualcuno.
Noi siamo responsabili di tutto l’amore che circola nel mondo. Sottrarre una parola, un gesto, un sorriso… è nientemeno che inaridire il mondo. Chi ha provato nel fondo la gioia di “stare a cuore” a qualcuno prova con sincerità la pena di avergli fatto del male.
C’è una differenza fondamentale tra “senso di colpa” e “coscienza del peccato”. Il senso di colpa è uno stato d’animo, un fatto psicologico, un senso di disagio: osservando il nostro io, sentendoci fuori dalla norma comune, si teme il giudizio della gente, si ha paura di venire scoperti e si ha vergogna. Ma fare del male ad un altro, ad una persona con cui siamo in relazione, è tutt’altro che un fatto di buona educazione.
Osservando il “tu” dell’altro, che ha provato dolore per causa nostra, ci si sente profondamente fuori posto e si prova il desiderio di “sistemare” le cose e “ricominciare da capo”. È l’unica salvezza possibile.
Perché si possono cancellare le leggi, ma l’amore no. Chi non sa cosa vuol dire “amare”, non può sapere neppure cosa vuol dire “peccare”.
La proposta di Gesù comincia con un “se”: “Se mi amate...”. È un punto di partenza umile, libero, fiducioso. Non ci fa nessuna ingiunzione (non siamo obbligati ad osservare i comandamenti), ma ci propone una condizione favorevole: amando, si entra in un mondo nuovo.
Lo sappiamo per esperienza: se ami, è come se si accende il sole nella tua vita, tutto si carica di forza e di entusiasmo, la vita diventa subito più bella e gioiosa!
Ci invita ad osservare i “suoi” comandamenti non tanto perché prescritti da lui, ma in quanto riassumono tutta la sua vita. Se ami me, abiti i miei pensieri, dici le mie parole, condividi i sentimenti del mio cuore...
E cominci a prendere il suo stesso sapore di libertà, la sua volontà di pace, il suo coraggio di perdonare; condividi la bellezza della sua esistenza e del suo ministero. Cominci anche tu a vivere la vita buona, bella e beata di Cristo. Sant’Agostino ha sintetizzato magnificamente il Vangelo di Gesù con questa massima: “Ama e fa’ quello che vuoi”.
Se ami, non potrai ferire, tradire, derubare, violare, deridere…
Se ami, non potrai che soccorrere, accogliere, benedire…
E questo per una legge interiore, ben più esigente di qualsiasi legge esterna. Ama – potremmo parafrasare – e poi va’ dove ti porta il cuore!
“Credo che un giorno, il tuo giorno, mio Dio, avanzerò verso te con passi titubanti, con tutte le mie lacrime sul palmo della mano, ma anche con questo cuore meraviglioso che ci hai donato, questo cuore troppo grande per noi perché è fatto per te” (Jacques Leclerq).
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