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Garibalderie

IL TOUR DELLE MERAVIGLIE

ROBERTO GERVASINI - 10/07/2015

Varese dall’alto

Varese dall’alto

In concomitanza col Tour de France anche il Sindaco de Vares ha iniziato il suo giro ma coi giornalisti, appiedati, a Varese. Li ha invitati ad un tour informativo intorno alla grandi opere in corso di realizzazione avviate dalla sua giunta, dai marciapiedi di via Gioachino Rossini alla “rizada” della Via beata Moriggia di Busto Arsizio e qualcos’altro.

La seconda tappa del tour è stata più impegnativa e riguardava le grandi opere portate a termine in vent’anni dai sindaci della Lega a Vares.

Forza di cose imponeva la partenza da Piazza Repubblica. L’ex caserma Garibaldi, costata più di 7 milioni tra acquisto, ristrutturazioni, eccetera è stata finalmente risistemata ed il nuovo teatro di Varese Pin Girometta, con 2630 posti è lì da vedere al suo interno, progettato da uno studio di fama mondiale con sede a Mornago. Sotto la caserma si pensa di sistemare, nelle voragini, dei tunnel per rifugi antiaerei nell’eventualità dello scoppio di una Guerra con il Canton Ticino.

Per intanto accontentiamoci del nuovo teatro e qui gli esponenti della Lega han ben da leccarsi i baffi. Non c’è voluta molta strada per arrivare a Largo Flaiano dove finalmente, a un secolo dall’inaugurazione dell’Autostrada, con l’ormai annosa unificazione delle due stazioni ferroviarie, programmata dalla Giunta Fassa, la copertura della ferrovia ha permesso di eliminare le lunghe code di auto e camion all’uscita dell’Autolaghi che di fatto rendevano la distanza da Gallarate a Varese di oltre 50 km (venti minuti di autostrada e trenta minuti di coda, in uscita).

Il traffico scorre a meraviglia, con la realizzazione di un’ ampia rotonda scendendo verso piazzale Trieste e salendo da Via Magenta. Diciamocelo soddisfatti anche a noi stessi: è un olio.

Sempre a piedi non poteva mancare la visita al gioiello dei gioielli, il nuovo Stadio, il San Calogero, realizzato con intervento privato di finanziatori siro calabro libanesi con ampio parcheggio a Capolago dove non meno importante è l’allestimento di una nuova darsena in legno pregiato delle valli bergamasche realizzato e completato prima dell’inaugurazione di Expo.

Per ragioni di tempo, i lavori di sistemazione del parco e degli immobili all’Isolino Virginia, sito Unesco, non è stato illustrato e si è tornati in centro.

Verdissimo e curatissimo, splendido come mai lo fu immaginato, è apparso a noi vili mortali il campo da golf realizzato ai giardini estensi dopo l’abbattimento di cipressi, tassi e carpini.

Il campo da golf ai Giardini Estensi si era reso necessario dopo la chiusura del vecchio ed obsoleto Minigolf di Villa Mirabello. Era l’ora di dare un taglio anche alle polemiche e chiudere la bocca ai soliti maniaci del “NO” sempre e comunque, contrari a tutto ciò che odora di nuovo e moderno.

Il giardino era un modello classico del 1700? E allora? Anche il Palazzo Estense è del 1700. Secondo questi fresconi contrari all’abbattimento degli alberi e maniaci di una lettura storica del giardino dovremmo togliere anche i condizionatori d’aria nell’ufficio del Sindaco e tornare alla carta copiativa. Ma dai, per favore!

È stato risolto anche l’annoso problema dei parcheggi sulla montagna varesina e di questo la maggioranza che guida Palazzo Estense ne deve andare orgogliosa: si è fatto più del previsto, anche se il problema della gestione delle funicolari non appare risolto in maniera convincente. Dopo la deviazione del Vellone in Piazzale Montanari è stato realizzato un parcheggio multipiano per 250 posti auto. In Piazzale Pogliaghi, costruita una muraglia alta 25 metri in fondo al prato che guarda verso Rasa e riempito l’invaso con acqua della Bevera e materiali inerti importati dalla Svizzera, ricchi di piombo, alluminio e amianto già destinati al Comune di Cantello, si son triplicati i posti auto per la gioia degli illuminati e non.

È prevista a breve la temporanea chiusura del Museo della Fondazione Paolo VI alla Prima Cappella per far posto ad un punto di informazione per turisti e pellegrini che arrivano da Milano Expo per salire la montagna. È stato segnalato il 4 luglio un turista polacco, nientemeno.

Sempre per Expo non è stato necessario al Sindaco portare i giornalisti in Piazza Monte Grappa, dove un bel manufatto tridimensionale di 12 x 4 x 6 metri dietro la fontana sostituisce i fascistissimi cessi della torre civica.

Guardiamo avanti! E anche in basso, per non farla fuori.

L’ultima sosta, la più faticosa, è stata alla stazione a valle della funicolare. Coadiuvati dall’ingegnere capo, il Sindaco Fontana con gli assessori Ghiringhelli e Santinon ha prima illustrato il problema dei costi, insostenibili oggi, per il funzionamento delle stesse. Le perdite son arrivate fino a quasi quattrocentomila euro l’anno.

Una soluzione provvisoria che non comporti ulteriori oneri per le casse del Comune sembra, secondo i tecnici, quasi impossibile e tuttavia una soluzione è stata tentata per i soli giorni festivi.

Sempre alla presenza della stampa, Fontana, Ghiringhelli e Santinon si son tolti le giacche e quando l’ingegnere capo del Comune ha contato fino a tre (unooo, duee, treeeeeee) han cominciato a “ruzzare” la carrozza in salita. Essendo la salita troppo lenta si è pensato di chiamare subito l’ex vicesindaco Baroni che abita lì sotto a dare una mano. È evidente che le corse delle funicolari saranno comunque limitate ma i costi di gestione, con questa soluzione, seppur provvisoria, vengono azzerati di fatto.

Fontana ha aggiunto che chiederà aiuto, come in passato all’Ente Provincia e soprattutto a Land of Turism che tanto hanno fatto per il rilancio turistico da Vares, proprio in questi giorni meta anche di un polacco.

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