Reduci da una vacanza lontano dal caos, sulle Dolomiti, meglio ancora, nella parte in Sud Tirolo, pieno di persone educate ed ordinate, con un territorio naturalmente splendido e splendidamente governato (anche per merito dell’autonomia fiscale), Onirio e Sebastiano sembrano soffrire il ritorno alla normalità.
(C ) Scommetto che avete trovato il vostro mondo ideale, per sognare ad occhi aperti l’uno, l’altro per sperimentare una realtà dove ci sono regole giuste e soprattutto rispettate.
(O ) Bellissimo tutto! L’albergo, i paesi, i boschi, le montagne, i masi, il formaggio e lo speck…
(C ) Nessun problema, nessun fastidio, o no?
(S ) Beh, qualche cambiamento, qua e là. Quello che balza più all’occhio è la quantità di motociclisti che ‘mangiano’ un passo dopo l’altro, salita, discesa a tutta birra, spesso senza nemmeno fermarsi in cima.
(C ) Normale. E’ la loro indole, è per questo che comprano moto costose come un’auto sportiva, cercano l’emozione della guida; fanno un po’ come gli alpinisti che scalano una parete difficilissima, dove c’è un comodo sentiero o una funivia. Fanno meno fatica, ma lo spirito è lo stesso dei ciclisti, immagino numerosi, che pedalano sugli stessi passi.
(O ) Tantissimi anche quelli! Carini, sudati, rossi sotto il sole, un po’ pericolosi anche loro, qualcuno anche maleducato; meritano il cartello pubblicato dalla Prealpina, non stanno in fila in salita, in discesa fanno i pazzi, ma almeno non fanno rumore. Pensa che fin quasi al rifugio Giussani, nel cuore delle Tofane, presso il monumento al generale Cantore, nei luoghi sacri della grande guerra, si sentiva il rombo delle sgasate di questi motoroni! Ma l’ambiente! Una meraviglia, anche se non mi aspettavo di vedere tante frane recenti, ma è colpa dell’uomo, del cambiamento climatico. I vizi delle città fanno danni anche lì.
(C ) La città arriva dappertutto. Se puoi arrivare in cima alla Marmolada senza fare un passo, non ti puoi meravigliare del fatto che la maggior attrattiva dell’albergo fosse la spa e la raffinatezza della cucina, che pure non vi è dispiaciuta.
(O ) Ma c’è tempo e luogo e modo. Tutti i rifugi, anche quelli non posizionati sul traffico sciistico, sono diventati ristoranti, mense aziendali o anche raffinati. Hamburger e cocacola anche in malga. Non ci crederai, ma su sei rifugi, quattro mi hanno negato ‘polenta e latte’, guardandomi come un marziano, al quinto mi hanno servito un bicchiere di latte e un piatto di polenta con coltello e forchetta (il cucchiaio l’ho dovuto chiedere apposta), solo in una malga non hanno fatto storie, benché non fosse nel menù nemmeno lì.
(S ) Non penserai che anche questo faccia parte del piano di distruzione delle tradizioni ordito dalla massoneria, dagli americani, dalla Trilateral, dal G8 o dal G20, da quelli dell’albergo là, come si chiama?
(C) ) Bilderberg, gruppo Bilderberg, anche se in realtà ci sono stati solo la prima volta. Già! Il Nuovo Ordine Mondiale, comportante l’asservimento delle nazioni alla finanza, la distruzione della differenza sessuale e della famiglia e di tutte la sane tradizioni porterà alla manipolazione dell’umanità passando attraverso la soppressione della ‘polenta e latte’.
(O ) Ma va’! Però potrebbe essere un simbolo, un po’ come quando Pasolini vide nella ‘scomparsa delle lucciole’ il segno di un cambiamento epocale. Prima sembra che dicano che puoi, anzi devi, desiderare tutto; Ma siccome tutto non può essere soddisfatto, né sempre né subito, ecco arrivare i moralisti, gli austeri, i riformatori, quelli che sanno come aggiustare le cose. Ma sempre buttando via qualcosa del passato e del presente, cercando di convincerci a rinunciare alle nostre convinzioni. Non è un gioco di parole, è il paradosso del relativismo, essere convinti di non dover avere convinzioni. Però la gente di queste montagne, mi sembra che resista, nonostante la crisi della ‘polenta e latte’: alla messa della domenica cantano tutti in ladino, alle 730 del lunedì c’erano parecchie persone, anche giovani, (poi noi non ci siamo più andati per stanchezza da camminata precedente). Si vede la convinzione, oltre la tradizione, oltre il costume tradizionale delle donne e i pantaloncini di cuoio degli uomini, oltre il cimitero prenapoleonico accanto alla chiesa, nel centro del paese. La convinzione non ti obbliga ad essere conservatore, nel senso becero del termine, anzi ti dà il coraggio di aprirti alle innovazioni. Si vedono ad occhio nudo le nuove imprese. Guarda il nostro stesso albergo, come sa coniugare ospitalità tradizionale con strumentazione innovativa.
(S ) Facile! Con i ricchi contributi della Provincia Autonoma. Ma io, che ho letto attentamente i giornali locali, mentre tu sognavi gite impossibili e scalate non più alla tua portata, ti posso assicurare che la confusione in politica regna sovrana anche qui, almeno nelle città principali. I temi di scontro sono sempre quelli: centri commerciali e gestione dei servizi pubblici, la rete della banda larga, contesa tra privati e società pubbliche. Non è il caos greco o romano, ma siamo comunque al punto che settimana scorsa hai cercato di esorcizzare con una battuta: la società italiana, anzi europea, è sempre più caotica e non basta dire che l’indeterminazione è un’opportunità: bisogna essere capaci di costruire. E non sono più ottimista, nemmeno guardando queste società tradizionali, nemmeno considerando la rigidità teutonica che hanno conservato: ti basti vedere come l’UE stia spingendo la Grecia nel caos e come Tsipras sia felice di farsi spingere ad una soluzione estrema, forse impossibile, a giocare il tutto per con il referendum, senza sapere che cosa succede dopo, se lo vince lui.
(C ) Cari amici, la vacanza vi ha giovato nello spirito e nel corpo, vi trovo attenti e ragionevoli, ma, mi spiace, la ricetta per uscire dalla crisi, dal caos, dalla contrapposizione tradizione /modernità, non l’avete trovata. Meglio, l’avete trovata solo a livello di metafora: se due rigidità non creano nulla di buono, proviamo con due cedevolezze, disposte a incontrarsi: polenta e latte.
You must be logged in to post a comment Login