Da tre anni Van Des Sfroos, ovvero Davide Bernasconi, ha aggiunto alla sua carriera di cantautore di successo una nuova passione: quella di viandante alla scoperta delle sue – e nostre – radici. Un viandante speciale, naturalmente: armato di telecamera e microfono, con uno staff di professionisti al seguito, eccolo percorrere i sentieri e le strade meno conosciute intorno ai nostri laghi, per realizzare un progetto ambizioso, “Terra & Acqua”, che l’ha portato in un viaggio alla scoperta della musica, la poesia, l’arte, la tradizione, la gastronomia e la natura, all’inizio del lago di Como, poi dei territori di Lecco, della Brianza, e infine dell’Insubria, ovvero del Varesotto. “Si tratta di dodici film di un’ora ciascuno, questi della nuova versione, mentre le tre guide turistiche cartacee sono già in edicola . Un’avventura che ricorda lo spirito degli antichi pionieri alla scoperta di un territorio misterioso e dal fascino quasi magico”, dice Davide Van De Sfroos. “Mettere i piedi sulla terra, sentire gli odori, toccare con le proprie mani ciò che si scopre. Terra&Acqua è l’enigma della riscoperta di paesi e tradizioni che si credeva di conoscere”.
Il progetto, sostenuto da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Camere di Commercio dei singoli territori, comuni coinvolti nell’itinerario, Slow food e Legambiente, IED- Accademia di Belle Arti Aldo Galli, Università dell’Insubria con l’archivio etnografico regionale, Società di trasporto su gomma del territorio, Trenord, gruppo Netweek e Radio Marconi, è approdato infine anche sulla sponda magra del lago Maggiore, dove proprio in questi giorni Van des Sfroos sta visitando Laveno, Mombello, Leggiuno, e via via tutti i borghi che si affacciano sul Verbano
Accompagnandolo a visitare piccole chiese sconosciute e cortili nascosti, gli abbiamo chiesto: Ma allora il cantautore ha trovato una nuova vocazione, un nuovo modo di esprimere se stesso, diventando regista?
“Il vero regista che mi accompagna in questo viaggio è Dario Tognocchi: io sono co-regista e fantasista nonché interprete e viaggiatore, di questi itinerari provocatori che dovrebbero risvegliare nel pubblico il desiderio di ripercorrere queste strade, queste vie, questa storia che abbiamo a portata di mano ma non sempre ci risulta così vicina, ‘parlante’. Io credo che fin dall’inizio questo desiderio c’era, anche nel cantare delle canzoni che rispecchiassero una storia, un territorio, dei personaggi, Probabilmente inconsciamente c’era già il germe di tutto questo. Il linguaggio con cui narro, racconto con la telecamera, non è poi così diverso dal metodo con cui faccio le canzoni: alla base c’è sempre questa passione”.
Ma dove vuole arrivare Terra e Acqua? D’accordo le guide, d’accordo la rivista on line: ma i video che girate, dove li potremo trovare? “Questo lavoro è destinato, si spera, ad un’emittente televisiva seria che possa trasmettere il tutto non in quarta in quinta serata, ma in un orario in cui la gente lo possa vedere… Poi chissà mai, verranno pubblicati sicuramente sotto forma di Dvd: ma il destinatario naturale è la televisione”.
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