L’associazione culturale e teatrale Compagnia dell’Eremo, molto attiva sul nostro territorio e non solo e in cui annovera esperti di letteratura teatrale e valenti attori delle migliori scuole teatrali, sta portando in scena, in questo periodo ( il luglio sarà a Villa Cagnola di Gazzada) in concomitanza con l’Expo di Milano che ha come tema il nutrimento, uno spettacolo incentrato sul rapporto tra Sacra Scrittura e cibo dal titolo “Tu potrai mangiare. Scrittura e cibo alle prove di teatro”.
Se infatti andiamo a guardare la Sacra Scrittura la prima parola che troviamo e che Dio rivolge all’uomo apre ad una possibilità: “Tu potrai mangiare”. È un invito, questo, che riguarda il senso stesso dell’essere creatura: l’uomo può mangiare, può prendere nutrimento e così viene posta in evidenza la concretezza della fede in Dio che ha previsto la necessità del cibo.
Anche il primo peccato nasce dall’azione del mangiare poiché l’uomo viola l’unico limite imposto da Dio Creatore, il quale aveva vietato di cibarsi dall’albero della conoscenza del bene e del male. Attorno e dentro a un verbo, quello del cibarsi, si gioca e si delinea così il destino dell’uomo perchè il cibo, nella sua materialità, rappresenta l’esistenza stessa.
D’altronde la Sacra Scrittura è ricca di rimandi al cibo: per l’antico popolo dell’Alleanza la terra promessa era vista come luogo dove scorrono “latte e miele”, Esaù cede la primogenitura a Giacobbe per un piatto di lenticchie, Israele nel deserto si nutre di manna, Elia si nutre con una focaccia cotta su pietre roventi. Anche nel Nuovo Testamento troviamo riferimenti al cibo: dal vino nel primo miracolo a Cana di Galilea, alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, fino al pesce arrostito da Gesù risorto sulla riva del lago per terminare col Pane eucaristico essenza di Cristo morto e risorto, “pane vivo disceso dal cielo”.
Pertanto, in concomitanza con l’evento di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, lo spettacolo vuole focalizzare l’attenzione sul valore del cibo nella Scrittura mettendo in evidenza come, attraverso il nutrimento, Dio si fa incontro all’uomo in una sua esigenza materiale ma per alimentare, al tempo stesso, un desiderio più forte, più sublime che è quello dell’Assoluto. In scena andranno cinque attori che reciteranno pagine della Bibbia ora con toni più leggeri ora più drammatici e comunque si troveranno a vestire i panni di chi, nella Scrittura, ha trattato con il cibo.
Dialogando tra di loro, gli attori presteranno la voce e daranno vita anche ad un’altra Parola, di un Autore che sembra misterioso ma che conosciamo bene e a cui aneliamo dal profondo di noi stessi.
Pertanto si avrà un excursus riguardante diversi temi legati al cibo tenendo ben presente che “non di solo pane vive l’uomo” (Mt 4,4) ma che Gesù ha pure detto “voi stessi date loro da mangiare”, perché attorno al cibo, condiviso con gli altri, si crea la comunità e si stabiliscono rapporti e relazioni secondo l’invito del Risorto ”venite e mangiate”.
You must be logged in to post a comment Login