Incontri

NOI COLLABORATORI DI LUI

GUIDO BONOLDI - 05/06/2015

Il monastero della Cascinazza

In compagnia di un amico tedesco, Andreas, come me medico, ho fatto visita qualche giorno fa a Padre Claudio Del Ponte, monaco benedettino nel Monastero della Cascinazza di Gudo Gambaredo, nelle campagne a sud-ovest di Milano. Abbiamo parlato, tra l’altro, di ciò che caratterizza l’esperienza benedettina, quel famoso motto “ora et labora” che spesso viene inteso come la giustapposizione di due attività umane riconosciute entrambe come importanti, la preghiera ed il lavoro, ma che invece, diceva Padre Claudio, rappresenta una endiade, cioè una unica realtà costituita di due dimensioni, come due facce di una stessa medaglia. La preghiera come uno sguardo nuovo e più vero sulla realtà, da cui nasce una devozione ed un rispetto per ogni persona e cosa, per cui il lavoro stesso diventa preghiera.

Qualche anno fa i monaci della Cascinazza hanno realizzato, sulla base di questa esperienza, una mostra sulle opere del movimento benedettino, che nei secoli hanno contribuito in modo decisivo a dare forma all’Europa. Il titolo della mostra era “Con le nostre mani, ma con la tua forza”, una frase che, avendo presentato la mostra in alcune città italiane, è diventata importante per me, tanto da metterla sui miei ricettari, con il desiderio che la mia esperienza professionale potesse da tale frase essere descritta.

La nostra mentalità di uomini moderni, che si concepiscono come autosufficienti, ci porta a cercare di realizzare con le sole nostre forze i nostri progetti, senza riconoscere che la realtà è data ed anche noi siamo fatti da un Altro. Ma così anche il lavoro realizzato con le migliori intenzioni diventa uno sforzo che esaurisce, un peso, e a volte anche una violenza.

Quello che libera e che dà valore al nostro lavoro, anche al più umile e semplice, è riconoscere di essere collaboratori del grande disegno di Dio: la sua forza attraverso le nostre mani.

Alla fine del nostro colloquio con Padre Claudio abbiamo visitato la birreria del monastero, dove si producono le ottime birre della Cascinazza e poi siamo andati nella cappella per pregare con i monaci l’ora media: cappella e birreria, due facce dello stessa medaglia, che luccicano dello stesso splendore.