Società

LA CRISI: SFIDA E OCCASIONE PER CAMBIARE

GIAMPAOLO COTTINI - 21/01/2012

Monaci cistercensi al lavoro

L’attuale crisi è ben lontana dall’essere superata, poiché è assai più strutturale che congiunturale, di portata internazionale più che legata alle sorti di questo o quel governo nazionale, di valenza etico-antropologica e culturale e non solo economico-finanziaria. I primi contraccolpi dei gravi sacrifici richiesti stanno iniziando a farsi sentire nella vita quotidiana di ognuno e nel mutamento di atteggiamenti e comportamenti che pensavamo consolidati; perciò non basta un generico richiamo ai valori della sobrietà o della solidarietà; né appaiono risolutivi i provvedimenti adottati dalla politica in un clima di irenico quanto effimero concordismo tra le fazioni.
Il momento è difficile e richiederebbe analisi articolate e pluridisciplinari, ma le persone hanno soprattutto bisogno di ritrovare le “ragioni” per andare avanti, senza alimentare le tensioni sociali che inevitabilmente scaturiscono dal risentimento verso questa realtà o dalla rassegnazione dinanzi alla gravità delle cose. Tali ragioni vanno cercate nell’unica risorsa che nessuno potrà mai eliminare o estinguere: l’uomo con la sua libertà di affrontare anche le situazioni peggiori vivendole come “sfida per il cambiamento” e non come ineluttabile destino cui sottomettersi. Ogni contingenza (e questo è tanto più vero per il credente!) è data come occasione per misurarsi non solo sulle proprie forze o capacità, ma sulla coscienza del significato che permette di vivere con pienezza la verità dell’uomo stesso. Perciò è nella dimensione etica e culturale che occorre ritrovare motivi validi per vivere e per immaginare anche soluzioni economiche o diversi scenari politici.
In questa prospettiva si colloca un mio intervento sul tema della crisi come sfida per il cambiamento, che nasce come contributo ad un convegno sul tema svoltosi a Varese nel dicembre scorso, e che il Direttore di RMFonline mi ha proposto di offrire ai nostri lettori in una versione più ampia ed articolata per favorire una comune riflessione. Ringrazio per questa opportunità che mi è data di consentire un ulteriore approfondimento, affidandomi alla benevola pazienza del lettore di leggere un testo piuttosto lungo che spero utile per tenere desta la coscienza di una posizione umana autentica con cui vivere il travagliato tempo presente.

Per leggere l’intervento di Cottini al convegno del 12 dicembre 2011 clicca qui.