La pinacoteca Züst di Rancate prosegue la sua politica volta a riscoprire e valorizzare autori legati al territorio ticinese che, pur apprezzati in passato nel Cantone sono oggi pressoché ignoti al pubblico, dedicando una personale a Gordon Mc Couch, attivo nell’area del Ticino nella prima metà del Novecento, discretamente noto solo nel Sotto Ceneri.
Claudio Guarda, che ha curato l’allestimento della mostra ed è anche l’autore del catalogo, con passione e precisione ha ricostruito la biografia e il percorso artistico del maestro.
Gordon Mc Couch nasce nel 1885 in una agiata famiglia americana; rompe con la tradizione che lo voleva destinato alla carriera di medico o di avvocato; studia disegno poi lavora come illustratore di libri e grafico a Philadelphia, con successo; forte dell’equivalenza “lavorare bene uguale guadagnare bene”, per completare la sua formazione artistica si trasferisce in Europa, ritenuta il crogiuolo dell’arte. Nel 1908 si iscrive all’Accademia di Monaco di Baviera, ove segue i corsi di Heinrich von Zügel, che aveva preso le distanze dal naturalismo ottocentesco. È il periodo della Bella Époque e l’Europa sta vivendo un intenso fermento culturale ed artistico: Mc Couch ne respira l’aria e interpreta gli spunti di ricerca e li forgia in modo assolutamente personale.
Nel 1913 partecipa al Primo Salone d’Autunno tedesco con un solo quadro, ma posto accanto a opere di Kandinskij Boccioni Chagall, tra i più famosi autori del momento.
La frequentazione dell’élite artistica internazionale viene bruscamente interrotta nel luglio dell’anno seguente: lo scoppio della prima guerra mondiale segna in modo decisivo la vita e il percorso artistico di Mc Couch.
Monaco non è più soggiorno tranquillo, poiché l’Impero russo ha dichiarato guerra all’impero tedesco: il gioco delle alleanze tra i Paesi coinvolti nel conflitto, costringono i coniugi Mc Couch, lui americano, lei russa, a riparare nella neutrale Svizzera: Zurigo, Zug e poi nel 1917 Ascona.
Qui Mc Couch entra in contatto coi numerosi artisti che nella cittadina lacuale hanno un punto di riferimento, tra cui Walter Helbig e un numeroso gruppo di artisti dell’avanguardia. Con lui nel 1924 fonda il movimento dell Orsa Maggiore, in cui convergono sette artisti che hanno identità di vedute e di riflessioni sul linguaggio.
È membro della Società Amici delle Belle Arti di Ascona con cui espone regolarmente.
Il Guarda evidenzia nel percorso artistico del Mc Couch la volontà di ricercare un linguaggio d’arte moderno, forte della convenzione che la pittura è interpretazione del reale, non sogno o illusione o fantasia.
Definisce la prima fase della produzione una fase linguistica, dichiaratamente sperimentale, che si avvale dei linguaggi avanguardistici espressionistici e cubisti, e ogni opera di questo periodo prova lo studio della forma e del linguaggio.
Mc Couch predilige il paesaggio nel quale, rispetto al naturalismo, case e monti si semplificano, hanno linee irreali, si contorcono come se fossero dotati di vita, come in Strada o Corte asconese ; successivamente segue la sperimentazione cubista: le figure umane sono minuscole, gli elementi dei paesaggi hanno forme squadrate, gli edifici sono parallelepipedi senza porte o finestre come in Paesaggio e Paesaggio con ciclista. Alla semplificazione geometrica delle forme si accompagna la semplificazione del colore, come in Villaggio verde o in Paesaggio innevato.
Ma dopo un ventennio di sperimentazione, di animata vita culturale e artistica, Ascona, il nido sicuro, diventato luogo di elezione patria mito, diventa una sorta di trappola: è in posizione decentrata, ormai fuori dal flusso della vita. L’Orsa Maggiore si scioglie nel 1941. Due anni prima è scoppiato il Secondo Conflitto Mondiale e altre esperienze altre riflessioni sulla vita e sul significato dell’arte si impongono con urgenza; i temi i linguaggi sin ad allora imperanti non hanno più senso, la pittura ha abbandonato i toni velleitari delle avanguardie, in una sorta di “ritorno all’ordine”, non si può più sperimentare: la violenza, l’arte drammatica è la storia quotidiana che si sta vivendo ogni giorno.
È l’arte che richiede di ritornare al reale, di essere aderente al vero, di privilegiare l’oggettività: i nuovi modelli sono Carrà Sironi Morandi de Chirico.
La produzione del Mc Couch fin qui ha avuto respiro internazionale, ma ora il suo percorso pittorico segna una sorta di ripiegamento intimistico: predilige soggetti vicini alla quotidianità; è ora di tralasciare i paesaggi topos del periodo precedente, per privilegiare la figura umana calata nel contesto della vita quotidiana, nel lavoro spesso faticoso come in Contadine ticinesi o in Ritorno dai campi; è anche tempo di dedicarsi ai ritratti: la moglie, la figlia…
Dopo la fine del conflitto, l artista riprende a viaggiare: i colori e la tavolozza lo accompagnano negli spostamenti e i molti acquerelli, interessanti per la freschezza e la lucidità della composizione, segnano ogni spostamento.
La mostra alla Züst allinea una quarantina di oli e una ventina di carte tra acquarelli, incisioni e monotipie che coprono l’intero arco produttivo dell’artista, colmando meritoriamente un vuoto formatosi nella storia dell’arte ticinese.
Pinacoteca Züst Rancate (Mendrisio) CH fino al 30 agosto 2015 Gordon Mc Couch (1885-1956) Un americano ad Ascona
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