Una cantastorie prestata al marketing, un venerando poeta bosino e una docente ex-cairolina: tre amici innamorati del Varesotto si ritrovano a far quattro passi nella storia: camminano insieme sull’antico sentiero che taglia sotto lo stradone carrabile che da Masnago porta a Casciago, arrivano alla sponda di un torrentello, il guado è invitante e facile, di là c’è una sorgente e una grande vasca in pietra, sembra di udire voci di lavandaie.
È questa l’ideale genesi de “Il lavatoio racconta” recentemente pubblicato in tiratura limitata per i tipi della milanese Virgilio. Dall’idea della casciaghese Carla Tocchetti prende avvio l’originale monologo del lavatoio: il luogo protagonista, entità viva e pulsante capace di raccontare storie sull’orlo del dimenticatoio. Un luogo che invita a rivivere atmosfere ancora vivide nella memoria della gente, ma che il progresso degli ultimi cinquant’anni ha cancellato per sempre.
Come in un sommesso chiacchiericcio, dapprima sotto forma di poesia del masnaghese Paolo Pozzi, affiorano i ricordi di chi in passato frequentava la Valletta del lavatoio. Abitanti di Casciago o di Masnago, prima o dopo la guerra, ciascuno ricorda il luogo a modo suo, con gustosi aneddoti, canti, filosofie di vita: preziose memorie che l’autrice corre a fermare sulla pagina. Alcuni passaggi sono riproposti con termini a volte intraducibili letteralmente, così come sgorgano dal cuore: in dialetto, il vero suono della tradizione, così difficile da tramandare. Dai racconti emerge il quadro di come era la vita di nonni e bisnonni sino a qualche decennio fa: fatica e sacrificio, ma anche allegria e semplicità. E valori antichi che oggi più che mai siamo chiamati a riscoprire: collaboratività, solidarietà, senso della comunità, attenzione al territorio.
Da pochi mesi l’antico lavatoio e tutta l’area circostante, comprendente la sorgente e l’adiacente ruscello che segna il confine tra Varese e Casciago, sono tornati al loro antico splendore in quanto oggetto di un recupero paesaggistico ad opera delle due Amministrazioni, in collaborazione con Aspem: ripulita la sorgente, delimitato l’avanzare del bosco, restaurato il lavatoio in pietra, sono state messe in sicurezza le sponde del torrentello; un simpatico ponticello di legno evita ora il guado da Masnago a Casciago.
È questo l’ultimo atto di un dialogo centenario tra il territorio e la gente che ci abita. Nel libriccino, a latere del racconto, alcune pregevoli note desunte attraverso ricerche archivistiche e storiche della varesina Rosalba Ferrero, chiariscono l’importanza della sorgente della Valletta per la civiltà locale nei secoli passati, e introduce il rilievo che l’utilizzo delle acque, pur essendo di proprietà privata, sia stato sempre permesso alla comunità degli abitanti. E ci spingiamo a immaginare che, risalendo al primo millennio, il suggestivo paesaggio della Valletta possa avere ispirato il grande Sant’Agostino all’epoca delle sue frequentazioni ambrosiane e del suo favoleggiato soggiorno nell’antica Cassiciacum.
“Il Lavatoio Racconta” è un libriccino da leggere tutto d’un fiato, ma che lascia spazi infiniti per chi voglia poi riflettere sul nesso fra tempo passato e tempo presente e futuro, se è vero che, parafrasando il grande pensatore cristiano, solo attraverso la conoscenza della storia possiamo sviluppare la nostra visione delle cose ed andare incontro consapevoli al nostro futuro.
“Il Lavatoio Racconta. Piccole storie della Valèta tra Masnago e Casciago” di Carla Tocchetti. Edizioni Virgilio. Per informazioni info@virgilio-gastaldi.it
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