Perché sulla croce,
condanna per ribelli,
tortura e morte
disprezzo degli uomini.
L’umanità lo rifiuta,
lo innalza come monito,
non si può dissentire
alle leggi del potere.
Non c’è più popolo
fedele ad ascoltare,
non più i poveri
a tendere la mano.
Un potere diabolico,
trame e insidie
con astuzia tessute,
la menzogna ha vinto.
Il cuore dell’uomo,
prigioniero del suo io,
divenuto suo dio,
passione che divora.
Uomo dove vai,
fermati e guarda:
i miti crollano
sotto il segno della croce.
Interessi e finzioni,
felicità che è apparenza,
questo mondo
propone e lusinga.
Innalzato da terra,
non c’è amore
più grande
dell’uomo della croce.
Il tuo amore, o Cristo,
reso puro nel patire,
consegna al Padre
l’umanità rinnovata.
Non scendere dalla croce,
in te abbiamo conosciuto
la verità dell’amore,
spogliato di tutto.
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