Politica
DECALOGO ROSA
MARGHERITA GIROMINI - 27/03/2015
Varese sarà chiamata al voto amministrativo nel 2016. Mi farebbe più piacere poter dire che Varese si sta già preparando al voto amministrativo. Pure in assenza di certezze su quanto succede nelle segreterie dei partiti, posso cogliere che in città si sono costituiti con il giusto anticipo gruppi di persone attente ai temi e ai problemi della cittadinanza attiva. Ho notizia, per essere stata personalmente invitata, di donne che pongono alla discussione delle altre donne lo specifico del femminile in politica. Di questo vorrei parlare e su questo sarebbe utile ricevere pareri.
Ho scelto di riassumere le mie prime riflessioni ricorrendo alla forma del decalogo che mi consente di stilare questo breve elenco di idee tutte poggianti su verbi all’indicativo, il tempo del presente e della certezza. Un augurio di concretezza per il futuro politico delle donne.
- Le donne, nelle liste promosse dai partiti, occupano un numero di posti pari a quello degli uomini.
- Nei partiti che hanno già consolidato la prassi della parità di genere, sono le donne a decidere chi occuperà i posti loro spettanti e in quale posizione all’interno della lista.
- I programmi elettorali dei partiti sono elaborati da gruppi “misti” in modo da potervi includere tematiche e problematiche comuni ad entrambi i generi.
- I programmi legati alla gestione della famiglia e alla cura, storicamente di pertinenza della componente femminile, sono costruiti da uomini e donne, e questo in forza del principio della collaborazione, della condivisione e della compartecipazione di entrambi i sessi alla vita sociale e politica della città.
- Le donne dei diversi schieramenti politici si impegnano, in seno alla Giunta che si costituirà per amministrare la città, venga riconosciuto alle donne un adeguato numero di Assessorati.
- Le donne disponibili a candidarsi all’amministrazione della città stabiliscono di dedicare i mesi da qui alla primavera prossima ad incontri aperti alla cittadinanza intera, oltre e al di là degli schieramenti ideologici e politici.
- Le donne guardano con interesse all’esperimento messo in atto nel vicino Comune di Malnate dove, alle ultime elezioni amministrative, una lista di sole donne ha ottenuto ampi consensi dando forza alla capolista che nella Giunta comunale ricopre il ruolo di vicesindaco e di assessore alla cultura.
- Un incontro che si è svolto a Varese il 6 marzo, in prossimità della Giornata Internazionale della donna, promosso da alcune donne del PD ma aperto a partiti, associazioni, enti e aggregazioni al femminile diventa il primo passo di un percorso diretto alle elezioni della primavera 2016.
- L’anomala situazione dell’attuale Consiglio Comunale varesino, che conta una sola consigliera, Luisa Oprandi, già candidata Sindaco per il centrosinistra, è oggetto di analisi approfondita da parte della componente femminile di partiti, associazioni, gruppi spontanei.
- Le donne, prendendo atto della propria storica difficoltà a scegliere di votare altre donne, si impegnano a riflettere sulle motivazioni che fino ad oggi hanno privato la componente femminile della possibilità di dimostrare il proprio valore nelle competizioni elettorali.
So che i miei sono consigli non richiesti, soggetti perciò ad essere ascoltati con una certa diffidenza. Ma voglio credere in un’altra realtà, in un altro mondo. E affermare, in sintonia con lo slogan scelto dalle animatrici dell’incontro prima citato, che un altro modo è possibile.
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