La scorsa settimana in Piemonte ho fatto questa fotografia che mi sembra interessante e vi propongo, cari lettori di RMFonline.
Stavo andando a Mango, nel cuore delle Langhe. Nevicava ancora un po’ e i campi, le vigne, le colline dove Pavese e Fenoglio hanno ambientato i loro scritti erano cariche di neve.
Si coglieva una silenziosa e pacifica bellezza. Sulla salita poco prima di Mango un uomo spalava la neve vicino ad una lapide, con un nome, Alessia. Quello di sua figlia.
“Ha avuto – mi ha spiegato – un incidente proprio qui, quattro anni fa, in macchina. Guidava un amico, era giorno e non si sa cosa sia di preciso successo. Erano in quattro, gli altri non si son fatti niente. Le tolgo un po’ di neve, anche se a lei piaceva molto”.
Gli ho chiesto se potevo fare una fotografia. “Sì” mi ha risposto. Aggiungendo: “Me la può mandare?”. Così, semplicemente. Con parole soffici come la neve che stava spalando, il ciglio asciutto, lo sguardo che trasmetteva serenità. Grazie.
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