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Lettere

VARESE A SOVRANITÀ LIMITATA

- 16/02/2015

 

Si può dire, senza esagerare, che Varese sia una città su cui da circa ventidue anni grava una sorta di “sovranità limitata”. E’ un fatto, prima storico che politico, che gli ultimi tre Sindaci della nostra città, prima Fassa, poi Fumagalli ed infine Fontana, siano stati designati, a partire dal 1993, dalla Lega, in particolare da Maroni e Bossi.

Questo proprio in virtù del patto che il fondatore del Carroccio fece tanto tempo fa con Berlusconi: a Varese solo e sempre un candidato sindaco leghista, anche se Forza Italia, come è accaduto, avesse preso quasi il doppio del voto dei “Padani”.

Tutto questo ha limitato il ricambio della classe dirigente politica ed amministrativa di Varese, causandole probabilmente un notevole danno. Spesso, infatti, nei posti chiave dell’amministrazione sono state privilegiate figure mediocri rispetto a persone competenti e di valore, tanto che i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti: una città in difficoltà, che arranca sotto il peso della crisi economica e delle incapacità politiche, scendendo nelle classifiche italiane della qualità della vita.

In questi giorni, di fronte all’asse UDC-Forza Italia che pone il problema di candidare a futuro sindaco un proprio esponente, la Lega afferma ancora una volta che il candidato, a Varese, sarà ancora un suo uomo.

Ma perchè mai un partito, che qui da anni viaggia sulla media del 18-22% delle preferenze elettorali e quindi prende i voti di meno di un cittadino su cinque, dovrebbe comunque sempre detenere la leadership della città?

Fortunatamente per Varese e per i nostri concittadini, la stagione appena descritta sembra probabilmente avviarsi verso la conclusione.

Stante l’incapacità di Forza Italia, UDC e NCD di dare una svolta e limitare lo strapotere leghista in città, ci penserà il Partito Democratico, che qui nelle ultime elezioni é costantemente cresciuto ed ora è stabilmente il primo partito, a portare nella “stanza dei bottoni” persone competenti e concrete, oltre che oneste e con tanta energia e voglia di fare: a partire da quello che sarà il nostro candidato Sindaco, che verrà scelto dal PD nel prossimo autunno.

I varesini avranno davvero una preziosa occasione per scegliere il migliore tra i candidati per guidare Varese nei prossimi 5 (forse anche 10) anni, per rimediare ai disastri degli ultimi tempi e per recuperare il senso di partecipazione alla politica e l’orgoglio di appartenere ad una comunità laboriosa ed intraprendente.

Sarà questo primo appuntamento a restituire a Varese (ed ai varesini) la sua piena sovranità, la sua vera autonomia ed il suo legittimo potere decisionale, anziché un federalismo sempre promesso e mai attuato.

Luca Paris – Segretario PD Varese

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