Chissà se la notte di Natale ha ancora la forza d’illuminare il cammino dell’uomo, se ci può essere rinascita o conversione in cuori dominati dall’odio, dalla violenza e dalla corruzione. Chissà se la fede è ancora abbastanza forte da scuotere le coscienze e aprire varchi di speranza in individui consumati dal potere demolitivo del denaro, del successo, dell’invidia e della ricerca esasperata di mondanità.
Nel regno del caos, si accende di nuovo una luce, per dimostrare che la via dell’amore è ancora percorribile, che nulla può impedire la conversione, che la forza del bene prevale sempre sul male, anche quando sembra che la famiglia umana coli a picco, sommersa dalla forza d’urto delle sue iniquità. È forse questo il messaggio più bello della nostra religione cattolica, quello di spingere con dolcezza l’uomo verso la sua rinascita, ricordandogli che Dio non sta dalla parte dei ricchi, delle lobby, dei poteri occulti, delle banche, degli eserciti armati, ma da quella che con fede e semplicità di vita promuove l’impegno, la pace, la solidarietà, la voglia di stare insieme nel compiere la sua volontà.
A chi affida questi compiti? Alla famiglia di Nazareth e ai suoi componenti, ciascuno con un compito preciso, con il suo carico di responsabilità umane e divine, con il suo fardello di dubbi e incertezze, ma sempre pronta all’obbedienza, a manifestare col servizio la sua dedizione all’umanità. È nella famiglia che Dio realizza la sua dimensione terrena, è con la famiglia che esprime la sua carica d’amore, il suo desiderio di far capire all’uomo quanto sia importante il valore della vita. Il Natale è la possibilità offerta all’uomo di poter vivere l’incanto della bellezza nella sua dimensione umana e divina insieme, la possibilità di vedere con gli occhi di Dio il finito e l’infinito, di poter aspirare ad una dimensione che non sia soltanto quella vincolata all’immagine corporea. È sulla scia del Natale di Nazareth che ci accingiamo a rinnovare la nostra identità, ad aprire il nostro cuore alla speranza, a sentirci di nuovo pronti a camminare con forza e coraggio sulla via della riconciliazione e della conversione.
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