La chiusura e l’apertura della ormai famigerata via Spinelli ha sconcertato me e con me, penso, moltissimi varesini. Ma che diritto hanno questi varesini d’essere sconcertati? Facciamo finta che facciano parte della categoria di quelli definibili cittadini medi”: E chi sono questi qui? Sono quelli che se in un grafico, di quelli classici con le ascisse e le ordinate, mettiamo sulle ordinate stesse certe caratteristiche e sulle ascisse le altre, sono dentro la media della cosiddetta curva di Gauss: la famosa campana di Gauss, gioia e delizia di molti ricercatori.
Per poter andare avanti, ovviamente facciamo finta di essere nel giusto, considerando un sacco di principi… (si dice principi o assiomi?). Bene! Dunque, ripeto ancora, facciamo finta di essere nel giusto e basta, altrimenti non ce la caviamo più. Diamo per scontato che i cittadini medi di questa “strana” città abbiano il diritto di essere sconcertati per il comportamento di quelli che hanno il potere di aprire e chiudere la transitabilità di una via. Una via particolare: non ci abita nessuno, non ci sono negozi, è sicuramente brutta ed è stato fatto (anzi non fatto) di tutto per renderla tale. Una via dove si passa e basta! Ma passandoci si hanno vantaggi di tempo e di percorsi se si deve andare in un posto piuttosto che in un altro.
In base ad una perizia tecnica discutibile (Ma le perizie sono discutibili? Da noi sì, perché tante cose restano opinabili. Siamo in un mondo particolare. Ho sentito parlare recentemente anche di “perizie colpose”) la via venne chiusa perché pericolosa per chi passava. La parete della Caserma, considerata pericolante, poteva colpire con sassate o con tutta se stessa qualcuno che, a bordo di un veicolo o a piedi o in bici, transitava fischiettando, o ascoltando la radio di bordo o, immerso in un sacco di pensieri, si trovava lì davanti ad un semaforo dai tempi lunghetti … altrimenti che semaforo è? per uno che ha premura tutti i semafori sono lunghi!
Andiamo avanti. Il semaforo dei nostri pensieri è tornato verde … Dunque abbiamo visto un responsabile della Giunta (un saggio, laureato in filosofia) che, nel timore per salute dei Varesini e nel timore di dover rendere conto di eventuali lesioni riportate da “terzi,” ha chiuso” la via. Punto! Con grande gioia (?) dei varesini medi, che si sentivano protetti ma che perdevano un sacco di tempo e bruciavano un sacco di benzina in più per andare in un posto di qui piuttosto che in un posto di là. Ma la causa prima di tutti i pericoli non è solo la Caserma; c’è una cosa altrettanto pesante, che regola l’Universo (personaggio importante): è la forza di gravità che agisce su tutto, che può far muovere la parete della nostra Caserma. Ha fatto cadere una mela in testa a Newton, figuriamoci cosa può succedere ad un muro!
Cambia il responsabile del comune! Perché cambia? Oddio, non facciamo i “sofisti”: cambia e basta! In quattro e quattr’otto via Spinelli si apre. Il cittadino medio si domanda: ma la forza di gravità che agisce sulla parete non c’è più? Il nuovo responsabile è un ingegnere e gli ingegneri hanno una forza di gravità diversa da quella dei filosofi? La perizia diceva che … Ma la parete è stata messa in sicurezza, ci assicurano. Ma così velocemente? E perché non l’hanno fatto prima? Ma c’era il progetto del teatro, ma c’era un ”masterplan” (perché questa parola non “bosina” e nemmeno italiana? Mistero) della piazza, i fabbricati di Via Ravasi da valutare, c’erano quelli delle Belle Arti … Sì, ma la forza di gravità? E la benzina sprecata? E i tempi persi? E l’aumento delle code in via Sant’Antonio e via Metastasio, riflesso della chiusura di via Spinelli? A questo punto il cittadino medio, quello che è dentro la curva di Gauss, ma anche quello che sta fuori, ha diritto d’essere sconcertato. Solo sconcertato o anche inc …. Scusate, certe parole non è decoroso scriverle.
Emilio Corbetta, consigliere comunale PD
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