Mid Term Elections 2014, débacle democratica.
I repubblicani confermano e ampliano la loro maggioranza alla Camera dei rappresentanti e dopo otto anni tornano a governare il Senato strappando ben sette seggi agli avversari.
Colpa del declinante e deludente Barak Obama?
Certamente anche, ma non nel senso da tutti indicato.
No, fatto è che in questa occasione i razzisti – e invero anche i politicamente corretti – non sono andati a votare (e basti leggere le rilevazioni in merito per arrivare incontrovertibilmente a tale conclusione)!
Come definire infatti altrimenti quanti, a milioni, nel 2008 (e già in precedenza nella corsa dei caucus e delle primarie) e nel 2012 si sono recati alle urne spinti dalla determinazione di votare non per il migliore tra i candidati ma per il ‘candidato di colore’?
Ebbi a scriverlo sul Foglio in vista delle elezioni del novembre 2008: Obama era il ‘candidato perfetto’.
La povera Hillary, donna e per questo già in pole position, poteva essere sconfitta nella maratona interna al partito dell’asino solo da qualcuno più politicamente corretto di lei: un nero, che avrebbe raccolto sul suo nome anche il voto dei veri razzisti!
E lo stesso, scrissi allora, avrebbe avuto molte chance di vittoria finale.
In un mondo di idiotissime ‘anime belle’, poteva batterlo solo un/una candidato/a nero/a, gay e handicappato/a: il massimo!!!
You must be logged in to post a comment Login