È la domanda che si fanno alcuni osservatori anche non malevoli verso il PD di Renzi.
Le epoche sono così diverse (allora vigeva la cosiddetta “democrazia bloccata”) che ogni raffronto non solo è problematico ma quasi impossibile. E tuttavia indagare differenze e somiglianze non è un esercizio inutile in questa fase.
La DC era un partito che faceva della prudenza, della gradualità, dell’evoluzione senza salti nel buio il pezzo forte della sua metodologia. Il PD è costretto a cambiare molto e in rapida successione dopo vent’anni di stagnazione economica e sociale.
La DC era un partito pluralista che rappresentava col manuale Cencelli le sue correnti negli organi di governo nazionali e regionali e anche nelle giunte locali. Ad ognuno la sua fetta di potere. Il PD ha imboccato (vorrebbe imboccare) la strada dell’efficienza, dell’efficacia, delle pari opportunità fra uomini e donne non curandosi troppo degli equilibri correntizi.
La DC preservava il sistema proporzionale e aveva il culto della coalizione di partiti diversi che ricercava anche quando ne poteva fare a meno. Il PD è nato sotto il segno del bipolarismo con qualche spinta verso un difficile e discutibile sistema formato da due soli partiti.
La DC puntava sulla centralità degli iscritti e delle sezioni e su un rapporto forte con i corpi intermedi. Coltivava con le forze sindacali e sociali delle strettissime relazioni che sfociavano nel consociativismo (a volte anche con i partiti di opposizione). Il PD ha scoperto la centralità degli elettori mettendo le primarie nel suo Dna e ha chiuso definitivamente la fase della concertazione.
Ho citato sinteticamente questi punti perché consentono di misurare la distanza fra la DC e il PD odierno. A ben vedere c’è un solo importante elemento in comune, l’interclassismo. Ma già i Ds erano diventati interclassisti pur senza sbandierarlo troppo.
La mia conclusione è semplice: Il PD è tanto diverso dalla DC quanto dal Pci e dai suoi successori. Ma non era stato fondato nel 2007 per questa ragione, cioè per andare oltre queste due grandi esperienze storiche mantenendone la memoria?
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