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Lettere

DECALOGO DEL DEPUTATO EUROPEO

- 29/10/2014

Ad un amico, eletto per la prima volta al Parlamento Europeo, ho inviato, in segno di amichevole augurio, il seguente “Decalogo del deputato europeo”. E’ un invito a ristabilire un giusto rapporto tra fini e mezzi e a ritrovare una profonda ispirazione etica della politica, sulla base del riconoscimento del legittimo pluralismo delle opzioni, ma senza ridurre la politica a pura prassi, ma innalzandola sino a darle profondi sensi e validi significati.

DECALOGO DEL DEPUTATO EUROPEO

 I. NON FARAI DELLA POLITICA UN IDOLO.

Agisci sempre in spirito di servizio, senza tuttavia essere servile. Se la politica ha un senso per te, sforzati perché abbia un senso anche per i tuoi colleghi e i tuoi elettori.

 

II. TI ADOPERERAI PER IL BENE COMUNE.

Non guardare al bene particolare dell’orticello privato del tuo elettorato o del tuo Paese, ma al bene di tutta l’Europa. È il “tutto” che conta, non il particolare.

L’Europa non s’identifica con l’euro. Esso è solo un mezzo per raggiungere un progetto e realizzare un sogno.

 

III. DIFENDERAI I PIU’ DEBOLI.

Quando andrai in missione con la tua Commissione, non accontentarti di visitare i grandi progetti, ma va a trovare i detenuti in una cella di prigione, o i degenti in un reparto psichiatrico o le donne in una casa-rifugio o gli anziani in un ricovero o i rifugiati in un centro di raccolta o i piccoli di una scuola primaria.

La realtà è più grande delle idee!

 

IV. RISPETTERAI I TUOI AVVERSARI.

Soprattutto quelli dei paesi diversi dal tuo. Ricorda che vizi e virtù si stanno sempre più “europeizzando”. Conserva il conflitto sul piano delle idee e non trasformarlo in lotta di interesse contrapposti e di posizioni personalistiche.

 

V. DIFFIDERAI DEL DANARO.

Te lo offriranno sotto forma di “contributo”, “piccolo aiuto”, “segno di riconoscenza” per il tuo lavoro.

In Europa, la dea tangente ha diversi nomi, ma il significato è sempre lo stesso: uso distorto di risorse dei cittadini.

 

VI. NON MENTIRAI AI TUOI ELETTORI.

Dirai loro sempre quello che pensi, non quello che pensi piacerebbe a loro sentirsi dire!

 

VII. NON OSTENTERAI LA VANITA’.

Con il tuo stile di vita testimonierai gli ideali che proclami a parole, affrontando anche il rischio e la sfida.

Farai in modo che quello che ottieni sia un vero successo e non soltanto un prodotto di immagine.

 

VIII. COLTIVERAI L’AMICIZIA, NON GLI INTERESSI.

Con i tuoi colleghi di ogni gruppo politico e di ogni Paese intreccia buoni rapporti.

In politica l’amicizia è dialogo e suppone nel contempo unità e diversità, unione nella diversità e diversità nell’unione.

 

 IX. DIMOSTRERAI DI ESSERE VIGILANTE.

Tieni gli occhi aperti: non lasciarti schiacciare dalle lobbies, dalla burocrazia, dagli adulatori, dai traduttori, dagli assistenti.

Leggi bene tutti i documenti, ascolta tutti i pareri, ma infine decidi con la tua coscienza, magari, la sera, nel silenzio della tua camera d’albergo.

 

X. ACCETTERAI LA MEDIAZIONE.

Non l’intermediazione. La politica esige il compromesso, che non è compromissione. Il politico che non si conforma al pensiero dominante è il sale della terra, il lievito che fermenta il senso morale e il sussulto della coscienza in chi gli sta attorno.

 

Edoardo Zin

 

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