Non mi si venga a dire che è questione di ricchezza o povertà.
Balle!
Quando la gente era davvero povera – parlo del dopoguerra e del periodo pre boom, ma non solo – andava in giro assai dignitosamente vestita.
Normalissimo, per esempio, per l’uomo usare giacca e camicia e di sovente la cravatta.
Normalissimo, per esempio, per la donna usare gonna e camicetta.
Sopra, se d’inverno, cappotti.
Oggi, non da oggi peraltro, la gente va in giro vestita malissimo!
Magliette, calzonacci, tute, giacconi sformati, robaccia insomma e per di più si tatua.
È una questione culturale: il feroce, inarrestabile declino appunto culturale comporta necessariamente la malaeducazione, la sguaiataggine, l’ignoranza crassa, infine, enblematicamente, la sciatteria e l’ineleganza.
Evviva!
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