Mentre sulle coste siciliane continua l’afflusso di barconi stracarichi di disperati in cerca di un futuro, cresce nello stesso tempo il numero dei nostri connazionali che lasciano l’Italia.
In prevalenza giovani, mediamente preparati o altamente qualificati, cercano all’estero quel che non riescono a trovare in patria: un posto di lavoro. Solo nel 2013 se ne sono andati oltre 94.000, con un incremento superiore al 16 per cento rispetto al 2012. Vanno via amaramente convinti che qui, per loro, non c’è niente da fare. Se non le valigie.
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