Cara Varese

VELATE, UNA VERGOGNA

PIERFAUSTO VEDANI - 03/10/2014

Degrado all’ospedale di Velate (da varesenews.it)

Mi occupo spesso dell’ospedale di Circolo perché sin dall’inizio della mia attività a La Prealpina tra i miei compiti c’era quello dei controlli al Pronto Soccorso. Dalla routine tipica del cronista sarei poi passato alle notizie e ai commenti relativi alla vita e all’azione sul territorio dell’istituzione ospedaliera. Ecco perché oggi mi ritrovo, vecchio brontolone, a sottolineare mancanze e contraddizioni di un sistema sanitario regionale che a volte, qui da noi, non risponde alle attese della popolazione.

È un sistema che, gestito da una classe politica sempre più inadeguata, spesso non manca di faccia tosta proponendoci come esempi di eccellenza iniziative “bollite” da tempo, opere non completate, servizi di fatto già offerti ai ricoverati, poi aboliti e ripresentati come una grande novità.

E se il problema è rilevante ecco il vecchio gioco delle promesse offerto con un termine di moda, riforme, che prevedono una sanità paradisiaca, progetti cioè che dovrebbero far dimenticare a varesini e lombardi problemi e difficoltà di un servizio che dopo avere raggiunto picchi di qualità oggi non può sottrarsi alla crisi e sta scivolando verso la mediocrità. Che nel campo della cura della salute non è aurea, ma spesso avvilente.

Non critico mai i proconsoli che Milano spedisce a Varese a insegnare “come si fa” a gente che ha creato e ben gestito più ospedali, e non dimentico le responsabilità dell’opposizione che in sede regionale pur rappresentando la comunità varesina, sembra assente dalle questioni gestionali della sanità di casa nostra. Lo dimostra il fatto che a mandare a bersaglio qualche missile è solo il deputato Marantelli.

È comunque un fatto che i varesini accettino con rassegnazione il ridimensionamento del servizio sanitario, forse pensano di non avere mai necessità di cure e ricoveri, forse dimenticano di essersi dati un ospedale di buona levatura, forse si sono troppi “formigonizzati” se accettano il declino in termini di possibilità operative di strutture e di conservazione di patrimoni edilizi.

La vergogna di Velate, realtà sanitaria realizzata con i soldi delle nostre tasse, è frutto di malgoverno e di mancato controllo dell’opposizione. Non ci sono vedette lombarde per sprechi e trascuratezze, chissà se un giorno a chi oggi chiede la responsabilità civile dei magistrati potremo chiedere i danni per avere amministrato malissimo le comunità.

In Italia non si contano incurie e disastri che potevano essere evitati non con progetti e stanziamenti speciali, ma con il buon senso, l’ordine e la pulizia che sono prerogative di chi ha ricevuto un mandato per far crescere e difendere la comunità.

Velate conferma che anche il pianeta politico di Palazzo Lombardia non sfugge alla regola italica, è cioè “vunciun” la sua parte. Ma contenti noi…