La sconfitta dei secessionisti scozzesi non ha spento la voglia d’indipendenza dei leghisti veneti, anzi l’ha rinfocolata. Il presidente Zaia, che come altri presidenti di regione ama autodefinirsi governatore, al raduno di Cittadella ha detto che Renzi ha paura del referendum, “ma gliela faremo passare”. Secondo il nordcoreano Salvini il Veneto voterà sì. Poi, col tempo, toccherà a Padova schierarsi contro il centralismo di Venezia, seguita a breve da Vicenza, Verona, Treviso, Belluno e Rovigo. Che a loro volta se la dovranno vedere con i piccoli Comuni, i quali giustamente reclameranno il diritto di sganciarsi dal centralismo delle province. E così, scendendo per li rami, s’arriverà finalmente a realizzare l’ideale dei padani: la tribù.
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