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Politica

DIRIGENTI E RHYTHM AND BLUES

MANIGLIO BOTTI - 14/01/2012

Johnny Daverio, nominato ai vertici dell’ASL di Varese

Doni sotto l’albero, in occasione del Natale, com’è tradizione, e per l’anno 2012 annunci di novità nell’ambito di alcune aziende della salute, tra cui quella varesina, con cambiamenti ai vertici dirigenziali. Il regalo dovrebbe riguardare l’intera comunità. Per ora l’impressione – ma bisognerà per forza di cose aspettare l’evolversi degli eventi e occorrerà analizzare i risultati conseguiti – è che il regalo tocchi principalmente ai designati.

Già la stessa denominazione delle zone di interesse – aziende sanitarie – stride un po’ con i fini di un organismo, che deve essere certamente attento e virtuoso, ma che in termini generali, visto che persegue il problema della salute e della cura di tutti, ricchi e… poveracci, non deve necessariamente produrre un utile. Del resto, i forti costi di gestione vengono saldati grazie all’impegno dei cittadini, i quali – ormai spremuti fino all’osso – altro non possono aspettarsi che la restituzione del ben tolto con un servizio pronto, efficiente, serio e competente.

L’augurio per il 2012 è proprio questo: un’uscita e un’entrata almeno alla pari. Non siamo più purtroppo così giovani e ingenui da non saper considerare il potere onnivoro delle lobby, dei partiti (di maggioranza e di opposizione, ma più i partiti di maggioranza) e il cosiddetto spoil system. Il fatto è che, da una ventina d’anni a questa parte, nella nostra città e nella nostra provincia i partiti di governo sono gli stessi. Lo spoil system, pertanto, è praticato per lo più all’interno delle correnti dei partiti di governo regionale e delle simpatie dei potenti. Qualche volta – altro sincero augurio per l’ormai avviato nuovo anno – accade che all’appartenenza correntizia, all’amicizia e alla simpatia corrispondano anche la qualità e la competenza, parlando di coloro che sono stati chiamati in posti di tanta responsabilità civica. Per adesso però – leggiamo sul giornale “La Prealpina” nell’edizione della vigilia di Natale – si sa che Tizio è stato nominato “in quota Lega Nord”, che Caio ascende al vertice dell’istituto “in quota PDL”, che Sempronio si adagia sulla calda poltrona perché “padano”. Come detto, può darsi che i sopraccitati siano degli eletti non solo dal potere ma anche dalla scienza. Se si trattasse della presa di comando di associazioni private e culturali non vi sarebbe nulla da eccepire: i partiti, che già lautamente attingono al pozzo, continuerebbero così ad autoalimentarsi. Visto invece che il problema riguarda organizzazioni della salute pubblica – e tutti più passano gli anni più hanno modo di sbatterci naso – una qualche preoccupazione resiste. Certamente (siamo nel campo della fantasia) sarebbe stato bello leggere sul giornale che Tizio era stato nominato “in quota bravura”, Caio “in quota competenza” e Sempronio “in quota esperienza”.

Sempre dal giornale locale, per quanto riguarda un paio di personaggi scelti nelle aziende della salute, si apprende che essi, oltre a essere in quota partitica, sono anche componenti della band di rhythm and blues nella quale suona – pensiamo per solo svago e spirito solidale – l’ex ministro dell’interno, il leghista Bobo Maroni. È di sicuro una chance, una bella curiosità che accresce la simpatia, specie tra chi ama quel tipo di musica. Tuttavia non crediamo che ciò rappresenti un particolare titolo di merito. E i timori permangono.

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