Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Attualità

RIPENSARE L’AUTOSILO DI VIA SEMPIONE

OVIDIO CAZZOLA - 12/09/2014

Il progetto del nuovo autosilo

Il Piano Urbano della Mobilità (PUM) offre notevoli approfondimenti e conseguenti verifiche progettuali del Piano di Governo del Territorio (PGT). Nelle Premesse il Piano della Mobilità, in data giugno 2013, afferma che “Occorre una crescita equilibrata tra le componenti della mobilità pubblica, privata e della mobilità alternativa che per Varese può giocare un grande ruolo. L’organizzazione di una rete di aree pedonali, accompagnata da una fitta trama di piste ciclabili per le quali è stato redatto il Piano della Mobilità Ciclistica, può consentire una riduzione significativa della componente motorizzata della mobilità privata. Occorre, infatti, cogliere le tendenze in atto: nelle grandi città: l’uso dell’automobile sta subendo flessioni, seppure lievi, dopo anni di crescita ininterrotta”.

Il Piano della Mobilità considera nell’area centrale urbana “parcheggi di scambio” e “parcheggi a rotazione”. I primi con funzione di cambio del mezzo di trasporto, i secondi per l’uso temporaneo di accesso alle funzioni della città e di sosta riservata ai residenti.

Le linee strategiche emerse dai precedenti studi sulla mobilità urbana negli anni ’90 evidenziavano la necessità di una maggiore integrazione del rapporto della mobilità veicolare con la rete ferroviaria esistente considerando anche una ipotesi di “Sistema Tramviario Protetto Moderno” con percorso da Bizzozero fino ai Licei e agli impianti sportivi di via Manin a Masnago. Nella prospettiva di un minore attraversamento veicolare del centro urbano. Consideravano criticamente la realizzazione dell’autosilo di piazza della Repubblica che invece continuava a favorire l’accessibilità veicolare del centro città. Proponevano la riqualificazione del sistema ferroviario esistente individuando frequenti fermate con annessi parcheggi di scambio.

Questo indirizzo sosteneva quindi un coerente alleggerimento del traffico veicolare privato nelle zone urbane centrali in una visione di rispetto e valorizzazione della pedonalità e della ciclabilità.

Il Piano della mobilità 2013 sostiene invece, soprattutto, la necessità di rallentare il traffico cittadino nel centro con l’introduzione di ‘rotonde’ e regole diverse per la percorrenza dei veicoli, ma non affronta complessivamente e nel dettaglio la questione dei rapporti con i sistemi di mobilità esistenti su rotaia.

Questi rapporti sono obiettivamente determinanti, in una prospettiva a medio termine, per una ragionevole riorganizzazione urbana che migliori di conseguenza la sua pedonalità e la ciclabilità: ossia la vita di relazione oggi estremamente ostacolata. Il PUM approvato prevede principalmente, “a breve”, due realizzazioni di parcheggi “a rotazione”, uno adiacente all’Ospedale Del Ponte e uno in via Sempione.

L’attuale mancanza di parcheggio per l’Ospedale sarebbe drammatica quando la sua imponente volumetria offrirà i servizi che si propone. Si rende necessaria quindi, in adiacenza, una adeguata possibilità di parcheggio. La previsione è di duecento posti auto che non dovrebbero più essere localizzati nel parco di villa Augusta, come si chiedeva non avvenisse. Ma dovrà essere previsto comunque un intervento nelle vicinanze, per il quale pare che un privato si renda disponibile.

Per via Sempione è stata fatta conoscere, alcuni giorni fa, una prima elaborazione – proposta.

Il parcheggio di via Sempione è un parcheggio a rotazione che attualmente offre oggi centotrentacinque posti di sosta: il Piano della Mobilità li integra con ulteriori centocinque posti auto per un totale complessivo di duecentoquaranta posti auto. Il progetto che è stato presentato prevede invece un aumento delle previsioni precedenti e porta il numero totale di posti auto a trecentoventotto.

Non si conoscono le ragioni della maggiore previsione, sulla base di quali considerazioni venga proposta. Senza dubbio ciò entra in contraddizione con la strategia fino ad oggi sostenuta della riduzione dell’accesso veicolare nelle zone centrali della città. La proposta si fonda anche sull’affermazione che non sarebbe gradito dagli utenti un parcheggio interrato, con fruibilità psicologicamente non rassicurante, e con problemi di vicinanza al corso d’acqua del Vellone.

Per cui si ipotizza un volume di notevolissimo rilievo, con superficie dell’area totalmente occupata e altezza di forte ingombro visivo ed estetico.

Lo spazio libero attuale che consente visuali verso il verde residuo dell’ex parco Trolli, il ‘respiro’ nella via Staurenghi per i passanti e gli abitanti, sarebbero perduti. Un’altra parte della nostra città offesa.

Concordo con chi sostiene la provvisorietà rusticana dell’attuale parcheggio a raso. Ma c’è modo e modo per impostare i progetti. Il nuovo autosilo deve porsi con leggerezza nell’area disponibile. Anzitutto non vanno aumentati rispetto alle previsioni del Piano della mobilità i posti auto. Si possono poi realizzare parti interrate con vista esterna realizzando ribassi parziali dell’area anche alberati e limitate zone sopralzate che siano disposte con attenzione per le visuali paesistiche. Evitando di realizzare anche qui i soliti gravi errori di cui si è arricchita, anche recentemente, questa delicata nostra città.

 

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login