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Attualità

L’ANIMA VARESINA DEI GRANDI DELL’ECONOMIA

GIANFRANCO FABI - 05/09/2014

Villa d’Este a Cernobbio, sede del workshop Ambrosetti

C’è un’anima varesina nel Workshop The European House – Ambrosetti a Villa d’Este, che ormai da quarant’anni riunisce sul lago di Como nel primo week end di settembre le maggiori personalità economiche e politiche mondiali. Un’anima varesina perché l’ideatore e l’organizzatore è un varesino autentico, il cavaliere del lavoro Alfredo Ambrosetti, uno dei noti consulenti d’impresa italiani. Un’anima varesina perché l’attuale managing partner di quello che è stato per anni lo “Studio Ambrosetti” e che ora è “The European house – Ambrosetti”, è Valerio De Molli, anche lui varesino, che ha ora la responsabilità della gestione della grande società di consulenza.

L’idea del forum si dice che sia nata in treno fra Verona e Milano nel 1974 in una discussione tra il cavaliere Alfredo Ambrosetti e lo scienziato Umberto Colombo. Le prime edizioni si svolsero in sordina, ma in pochi anni l’idea ha fatto tanta strada fino a diventare un appuntamento fisso sia per intessere affari, sia per allacciare nuove conoscenze ed amicizie. Negli anni ’80 Beniamino Andreatta chiamando una volta Ambrosetti al telefono gli disse: “Carissimo ti annuncio che oggi è nato il governo Ambrosetti”.

All’inizio tutti quelli che arrivavano a Cernobbio erano ospiti di Ambrosetti. Adesso non è più così e per assistere agli incontri e alle discussioni, rigorosamente a porte chiuse, è necessario pagare una tassa di iscrizione non irrilevante. Ma l’altissimo livello dei partecipanti, unito alla possibilità di discutere studi e progetti su temi di grande attualità, ha reso sempre di più gli incontri un appuntamento da non mancare per imprenditori e manager delle grandi imprese italiane e multinazionali.

In particolare quest’anno le ricerche che verranno presentate riguarderanno: l’educazione per il 21° secolo, chiave per il rilancio e la competitività dell’Europa e dell’Italia; Torino 2025, il processo di trasformazione della città e la nuova visione per il futuro del territorio urbano; la piattaforma logistica internazionale, un progetto di sistema per la crescita e la competitività della filiera logistica e dell’Italia; il partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti tra Unione Europea e Stati Uniti per rilanciare la competitività dell’Europa; lo scenario del mercato del lavoro in Europa con particolare riguardo al caso tedesco.

Anche quest’anno l’elenco degli invitati comprende i presidenti delle Camere, Piero Grasso e Laura Boldrini, ministri come Maria Elena Boschi, Federica Guidi, Maurizio Lupi, Piercarlo Padoan e Giuliano Poletti, politici come Romano Prodi, Mario Monti, Corrado Passera ed Enrico Letta, economisti come Kenneth Rogoff, manager come Sergio Marchionne, personalità europee come il presidente uscente Josè Barroso. Solo per fare alcuni nomi tra le più di cinquanta personalità che discuteranno i temi sul tappeto.

La cornice di Villa d’Este diviene così anche un palcoscenico dove anche ai giornalisti viene offerta la possibilità, rispettando le regole, di incontrare le grandi personalità internazionali.

Per celebrare questa quarantesima edizione del Workshop, The European House – Ambrosetti ha realizzato inoltre, con il contributo dell’ambasciatore Sergio Romano, un documento che ricostruisce gli avvenimenti storici e sociopolitici di questi ultimi quarant’anni, ripercorsi anche attraverso le testimonianze e gli interventi dei protagonisti delle quaranta edizioni. Il documento, disponibile sul web all’indirizzo www.ambrosetti.eu, può essere un’occasione per partecipare almeno virtualmente agli incontri con i protagonisti della storia contemporanea.

Ma c’è una storia, forse ancora più importante, che non potrà mai essere scritta: è quella che è nata e continua a nascere dagli incontri riservati, dalle occasioni di conoscenza, dai contatti informali che il workshop ha reso possibili. Nella società della conoscenza la diffusione delle idee costituisce infatti il vero vantaggio competitivo.

 

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