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Incontri

DIO TRA GLI UOMINI

GUIDO BONOLDI - 11/07/2014

In occasione di una recente gita a Firenze ho avuto la possibilità di rivisitare, con alcuni amici, il convento di San Marco, che custodisce i bellissimi affreschi del Beato Angelico, tra cui una delle due famose annunciazioni del pittore domenicano; l’altra essendo quella di Cortona.

Ci guidava Maddalena, una varesina trapiantata a Firenze, esperta in storia medioevale, ma soprattutto esperta, nonostante la giovane età, di quella storia di cui il monastero di San Marco è segno mirabile, la storia della presenza di Dio tra gli uomini.

Tra le tante scoperte verso le quali Maddalena ha guidato i nostri sguardi ammirati rivolti agli affreschi, che il Beato Angelico ha dipinto ad edificazione dei suoi confratelli dell’Ordine dei Frati Predicatori, mi ha colpito in particolare l’atteggiamento dell’Angelo Gabriele di fronte a Maria.

L’istante che il frate-pittore ritrae nell’affresco dell’annunciazione è quello successivo al saluto dell’Angelo alla Vergine; Gabriele ha già pronunciato il suo messaggio celeste e Maria ha già risposto il suo sì; ora Maria con le due braccia sul grembo custodisce il primo inizio di quella presenza divina ed il suo sguardo si volge verso ciò che dovrà accadere.

Gabriele, che accenna una genuflessione come atto di venerazione, imita con il suo gesto quello di Maria, ed incrocia le due braccia sul petto: è come se messaggero celeste si immedesimasse stupito in Maria, nel cui grembo ha iniziato a prendere carne il figlio di Dio!

Anch’io, mi dicevo mentre ascoltavo Maddalena, sono chiamato ad immedesimarsi in quella presenza, di Dio che si è fatto carne e che continua nella storia, e che, anche attraverso San Domenico ed il Beato Angelico, è arrivato fino a Maddalena e fino a me.

 

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