Spesso pretendendo di prendere alla lettera il significato di certe frasi si sbaglia. Grossolanamente.
Per esempio parecchi di quei giovani facenti parte del foltissimo gruppo che ha risposto all’invito alla partecipazione alle regate che si sono tenute nei giorni scorsi a Corgeno certamente non hanno gradito il loro battesimo dell’acqua con la sacrosanta ma bagnatissima lavata che si sono presi il primo giorno di gare venerdì 4 luglio. Insomma non era proprio il caso di copiare in tutt’altra sede la situazione di infantile “umidità” religiosa.
Così, comunque, è andata. E se i novizi tanto felici non possono essere stati ancor meno lo sono stati i numerosissimi componenti di un pubblico fatto di amici, parenti, appassionati accorsi sulle rive del lago di Comabbio non pensando, certo, che il loro ardore sportivo venisse – anche solo – smorzato dalla situazione meteorologica. Ma fortunatamente rinfocolato dal sole dei giorni successivi.
Considerazioni meteorologiche a parte, più successo l’evento non avrebbe potuto avere a legittima soddisfazione in particolare degli organizzatori ma in generale da tutto il canottaggio nazionale che ha dato prova di continuare ad avere seguito a livello nazionale certamente incoraggiante tanto più ove si pensi che la manifestazione era riservata alle giovani leve e a quelle promesse sulle quali dovrebbe contare il canottaggio e che hanno risposto in pieno a conferma del fatto che lo sport dei remi sta ritrovando larghe simpatie e grande partecipazione.
E quello, del resto, che sta capitando anche alla Canottieri Varese mai stanca di coltivare giovani nel settore specifico.
Senza minimamente sminuire l’azione che, per lo sviluppo del canottaggio, svolgono anche tutte le altre società remiere della nostra zona ancora va sottolineata l’opera della società locale a suo tempo gloriosa per grandi eventi ed ora sia per questi in fatto organizzativo ma soprattutto per la cura dei giovani la cui presenza nella Canottieri Varese è più che mai folta.
Quei giovani che, al via in gran numero anche al Festival di Corgeno, hanno consentito ai colori varesini di imporsi su un gruppo di oltre 1500 partecipanti giunti da tutta Italia, assicurando il primo posto in classifica generale con la conquista della “barca” in palio.
È una garanzia quella della società della Schiranna che, non solo, non si affievolisce ma che si rinforza nel tempo.
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