Il PGT approvato pochi giorni fa dal Consiglio comunale prevede alla Prima Cappella la realizzazione di due parcheggi per autoveicoli. Conferma la previsione dell’autosilo presso l’Immacolata, prevede, in piazzale Montanari, un secondo parcheggio multipiano, che occuperebbe, nell’avvallamento ad ovest del piazzale, un’area circa doppia di quello dell’Immacolata.
Ho più volte considerato che l’accesso a Santa Maria del Monte è tuttora privo di un progetto di coordinamento dei sistemi di mobilità pubblica e privata. Ogni decisione, presa separatamente da una visione complessiva, non può risolvere i problemi di accessibilità al Sacro Monte. In circostanze speciali, come è accaduto il 3 luglio scorso (ma non è la prima volta) in occasione della recita serale di Giorgio Albertazzi, il caos è totale.
Manca ogni provvedimento per le limitazioni della veicolarità privata e l’attivazione dei servizi pubblici necessari. La funicolare continua ad essere un peso economico insostenibile: anch’essa riattivata senza una riflessione complessiva sull’accesso alla vetta.
Se fino al 1953 tutto funzionava in termini accettabili con un coordinamento funzionale tram-funicolare (certamente con giorni di congestione inevitabili), poi tutto si complicava con il trasporto pubblico affidato agli autobus e il continuo incremento del traffico veicolare privato.
La decisione degli anni ’90 di ripristino della funicolare con il costoso ampliamento della galleria di accesso verso la sua stazione di base, la messa in servizio di due cabine troppo piccole per una ragionevole capienza di passeggeri, la parallela attività concorrente dei bus, i giorni e gli orari inadeguati a favorirne l’uso, unitamente al libero e incondizionato accesso verso l’alto dei veicoli privati, hanno creato la situazione insostenibile che in particolare ad ogni fine settimana si verifica.
Più volte è stato segnalata la necessità che questa montagna sacra sia rispettata anche con un’accessibilità più delicata che consentirebbe riflessioni e ammirazione per le sue bellezze. Ma il problema non viene affrontato nella sua complessità e necessità.
Se anche l’hotel Campo dei Fiori e il magnifico luogo di ristoro adiacente un giorno riassumessero funzioni e ruoli adeguati, si potrebbe, come in altri luoghi d’Europa si sta facendo, riconsiderare l’attualità di un servizio tramviario moderno, silenzioso, non invadente, confortevole rispetto alla scomodissima salita con i bus.
Ma intanto dobbiamo ritornare agli autosilo della Prima Cappella. Stupisce la decisione con cui l’Amministrazione comunale intende proseguire nella realizzazione dell’autosilo dell’Immacolata. Stupisce la mancanza di considerazione per i problemi che questa realizzazione comporterebbe.
È stato già sottolineato che:
- il parcheggio previsto non è adiacente al sistema pubblico di mobilità verso la funicolare di accesso a Santa Maria; i sistemi della mobilità vanno tra loro connessi garantendo lo scambio reciproco in adiacenza;
- il parcheggio previsto si troverebbe con accesso ed uscita nei pressi di due curve vicinissime e interferenza evidente con il percorso stradale e rischio continuo di incidenti;
- il parcheggio previsto richiederebbe una lunga fase di cantiere con scavi nella roccia e incidenza continua sulla mobilità verso Santa Maria; sarà necessario creare sensi unici alternati con controllo semaforico per almeno un anno, per gli scavi e la realizzazione della struttura; i visitatori dell’Expo potranno ugualmente desiderare di visitare Santa Maria?
- le modalità di scavo con l’uso di esplosivi potrebbero causare i temuti effetti negativi sulla conservazione strutturale e decorativa della adiacente chiesa dell’Immacolata.
Il PGT recentemente approvato dal Consiglio comunale prevede, come detto, un secondo parcheggio multipiano, assai più grande, nel sottostante piazzale Montanari, adiacente, come è ragionevole, al percorso del bus.
La sua realizzazione sarebbe assai meno onerosa per ogni posto macchina realizzato, con un’attività di cantiere che non interferirebbe sulla salita a Santa Maria del Monte.
Ci si chiede, preoccupati ed increduli: perché non si vuole realizzare qui l’autosilo, previsto dal PGT, come ormai da decenni si ipotizza?
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