Mi ero imposto una vacanza che non prevedesse tempo da dedicare ai mezzi di comunicazione, unica eccezione la finale della Coppa dei Campioni. Ho rispettato l’impegno, ma al ritorno, dopo avere aperto la porta di casa, mi sono tuffato sul computer. Chissà poi che cosa pensavo di trovare: una serie di cliccate mi hanno subito detto che nulla era mutato, cioè che tutto era in surplace, come accade da anni nella nostra cara Varese.
E infatti la città era sporca come di consueto; gli abitanti di viale Borri protestavano per le buche nell’asfalto, evidentemente non si ricordavano che via Sanvito in occasione dei “mondiali” era stata asfaltata solo per i tratti percorsi dai ciclisti. Siamo da anni senza soldi.
A vivacizzare la cronaca il duello tra la Giunta e i cittadini che non vogliono il parcheggio sotterraneo alla Prima Cappella. Uno scavo per il quale i soldi, non pochi, non mancheranno.
Palazzo Estense, nell’immaginario degli italiani sede del comando supremo leghista, già a Giubiano, in un parcheggio scavato sotto il verde di Villa Augusta, aveva individuato un altro caposaldo dal quale far scattare la controffensiva. Visti i risultati delle elezioni europee, adesso a Varese ci si interroga sul possibile terzo obiettivo della banda del buco. Che ci pensino è scontato dal momento che corrono voci sull’imponente riarmo della base: secchiello e paletta per tutte le camicie verdi.
Fiducia e consenso per i nuovi generali non sarebbero diminuiti nonostante ci sia stato un evento, definito in codice Trota 2.
La responsabile del turismo provinciale, Paola Dalla Chiesa, di nomina leghista, evidentemente male informata dai suoi fedelissimi, ha pensato bene di attaccare Varesenews i cui redattori sarebbero dei frangighiandoleriproduttive e dediti inoltre a continui deprezzamenti da marciapiede delle iniziative dell’agenzia turistica. Marco Giovanelli, direttore del grande online cittadino, ha potuto tranquillamente dimostrare la correttezza di chi si era lamentato per un disservizio del battello sul lago di Varese e la professionalità dei redattori di Varesenews.
Perché Trota 2, sia pure molto piccola? L’agenzia turistica ha come riferimento il commissario provinciale Galli e quindi eventuali atteggiamenti inopportuni di chi ci lavora hanno un preciso responsabile “politico”.
Il linguaggio usato dalla direttrice dell’agenzia è assolutamente inappropriato, se ne è accorta anche lei e al termine dell’arrogante tirata se ne scusa. Un doppio danno per l’immagine del suo leader.
Dopo Bossi e Galli chi dovrà guardarsi da qualche guizzo di troppo? Maroni e Fontana hanno i problemi tipici delle gestioni di organi collegiali, ma il tabellino dei marcatori delle squadre dei loro collaboratori più diretti non ha mai evidenziato autogol. A volte fanno discutere le scelte operative di chi guida la regione e la città, ma contrasti e contestazioni per parcheggi e sanità sono un segnale di una vitalità che rinasce dopo mezzo secolo di letargo.
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