Sarò Breve

IL BAMBINO DI NUOVO TRA NOI

PIPINO - 24/12/2011

Mezzanotte, 25 dicembre 2011, l’annuncio di una grande gioia: dopo duemila anni il Bambino è tornato per stare in mezzo a noi. Avvolto in fasce giace in una mangiatoia perché per Lui non c’è posto nell’albergo. Il bue e l’asino lo riscaldano con il loro fiato. Gli sono accanto Maria e Giuseppe. Non accorrono i pastori, perché non ce ne sono più e le greggi, senza guida e preda dei lupi, vagano smarrite nei pochi campi rimasti. Ma subito appare un angelo seguito da una moltitudine di schiere celesti. Lodano il Signore dicendo: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”. Appena gli angeli si sono allontanati per tornare al cielo, si fanno avanti a bordo di un SUV alcuni evasori fiscali reduci da Lugano. Coi visi contriti essi pregano il Bambino di concedere loro il condono e con esso la pace, perché “anche noi, pur se privi di buona volontà, siamo uomini”. Il Bambino sorride. E subito gli angeli, ridiscesi dal cielo, inneggiano al Signore: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini”. E quando gli angeli risalgono in cielo, ecco alcune donne entrare e accostarsi al Bambino: invocano la parità. E all’uscita esultano perché la loro preghiera è stata accolta. Allora gli angeli ridiscesi dal cielo lodano così il Signore: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini e alle donne”. Parola mia.