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Opinioni

REFERENDUM, POI PIAZZALE MONTANARI

FABRIZIO MIRABELLI - 06/06/2014

La galleria di accesso alla funicolare da piazzale Montanari

I principali motivi per cui il PD è contrario alla realizzazione del parcheggio alla Prima Cappella, che sarebbe un errore colossale, sono i seguenti.

Noi pensiamo ad un’accessibilità complessiva al Sacro Monte e non ad interventi spot. Sarebbe preferibile utilizzare i parcheggi già esistenti nella zona di Masnago, potenziando il trasporto pubblico. A chi volesse avere la comodità di salire in auto (esclusi i residenti e i disabili) si potrebbe chiedere un ticket d’ingresso, come succede altrove, che potrebbe essere utilizzato per fare le manutenzioni necessarie alla via sacra e a Santa Maria del Monte.

In alternativa, saremmo favorevoli alla realizzazione di un parcheggio in piazzale Montanari che, come è emerso nel corso della recente Commissione Lavori pubblici, sarebbe, perfettamente compatibile, qualora fosse di 175 posti, con il Piano regolatore del Parco del Campo dei Fiori. Tale parcheggio, a differenza di quello alla Prima Cappella, almeno valorizzerebbe  la funicolare che è costata 6,5 milioni di euro e che, ogni anno, è in perdita di circa 200.000 euro.

Riteniamo che l’eventuale realizzazione del parcheggio alla Prima Cappella sia sconsigliabile in base al rapporto costi-benefici. Il fatto che “la spesa verrà ripartita su vari enti e quindi il costo non graverà per intero sul nostro Comune”, come ha sostenuto qualcuno all’interno della maggioranza di centrodestra, è irrilevante visto che, trattandosi di soldi pubblici, alla fine, il conto lo pagherebbero, sempre, i cittadini. Ed è indubbio che si tratterebbe di un costo salato, visto che ognuno dei 90 posti auto costerebbe alla collettività circa 35.000 euro, salvo imprevisti, sempre in agguato, su una montagna nel cui sottosuolo c’è roccia, come dimostrano le vicende relative alla realizzazione della galleria della funicolare e dell’ascensore.

Pur volendo tralasciare i rischi relativi alla stabilità degli edifici privati e religiosi circostanti e alla salvaguardia del SIC, sottoposto alla Direttiva Habitat dell’Unione europea, che, pure, andrebbero valutati meglio, resta il fatto che, con l’eventuale realizzazione del parcheggio alla Prima Cappella, continuando a mantenere la possibilità di salire in auto fino in vetta, si creerebbero ingorghi peggiori di quelli attuali; senza contare che, essendo l’ingresso e l’uscita situati tra alcune curve, aumenterebbe il rischio di incidenti.

Da tutto ciò deriva, senza ombra di dubbio, che la nostra è la posizione responsabile e di buon senso, tipica di un partito di governo che, a livello locale, si trova temporaneamente all’opposizione: non ci limitiamo, infatti, ad opporci ad un’opera che non condividiamo ma spieghiamo le ragioni della nostra contrarietà e ci sforziamo di proporre un’alternativa.

Ci rammarica, pertanto, che l’attuale Amministrazione, finora, non abbia voluto tenere in alcun conto, come avrebbe dovuto fare, invece, un’Amministrazione che avesse, realmente, a cuore il bene comune,  né la nostra opinione, né quella di più di 5000 cittadini, tra cui personaggi autorevoli come, ad esempio, l’ex ministro Giuseppe Zamberletti, che hanno firmato la petizione, promossa dal Comitato No parcheggio alla Prima Cappella, per salvaguardare il Sacro Monte. Ma non molliamo!

Il Consiglio comunale, infatti, nei prossimi giorni, dovrà pronunciarsi sia sull’apposita osservazione al PGT che il PD ha presentato per cercare di cancellare la realizzazione del parcheggio alla Prima Cappella sia sulla nostra richiesta di un referendum, affinché sia concesso  ai cittadini, qualora, si renda necessario, di pronunciarsi, direttamente, su questo argomento che tanto ha diviso la città.

Il sindaco Fontana pretenderebbe di dichiarare inammissibile, dal punto di vista tecnico, la nostra richiesta di referendum cittadino perché il progetto del parcheggio alla Prima Cappella sarebbe già in fase avanzata.

Ma la Legge 241/90, all’art.21 e seguenti, tuttavia, prevede, espressamente, in capo alla P.A. il potere di autotutela ovvero di revoca o annullamento di atti, compresi gli atti delle procedure di gara.

E’ evidente, pertanto, come il sindaco abbia soltanto paura che il Consiglio comunale si pronunci nel merito perché, evidentemente, non tutti nella maggioranza che lo sostiene voterebbero contro la consultazione popolare.

Ciò, purtroppo, dimostra, una volta di più, che, per questa Amministrazione, partecipazione, coinvolgimento, condivisione sono parole vuote.

È  inutile, infatti, citare, continuamente, come esempio, la Svizzera, dove qualsiasi opera pubblica viene sottoposta a referendum, se, poi, si pretende di impedire ai varesini, che ne hanno diritto, di esprimere la propria opinione.

Soprattutto se si pensa che, anche in Lombardia, a Milano, a Brescia, a Busto Arsizio, alcune questioni importanti sono state sottoposte al giudizio dei cittadini.

Le recenti elezioni europee hanno dimostrato che il PD di Matteo Renzi ha saputo raggiungere, tra i varesini, l’eccezionale consenso del 42%.  Quattro punti percentuali in più del già straordinario risultato provinciale. In alcuni seggi abbiamo superato addirittura il 50%. A fronte della nostra avanzata, Forza Italia e Lega Nord sono crollate, rispettivamente, al 16 e al 14%.

Naturalmente, le elezioni europee hanno dinamiche diverse da quelle comunali. Noi siamo i primi a non illuderci per un successo che, nelle proporzioni, è dovuto, principalmente, alla fiducia che gli elettori hanno riposto nel presidente del Consiglio e, in città, continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, con umiltà, sacrificio e impegno.

Ciononostante, crediamo che non sarebbe saggio da parte dell’amministrazione Fontana sottovalutare, in vista delle elezioni comunali 2016, la volontà di cambiamento proveniente da ampi settori della società varesina.

Fabrizio Mirabelli, Capogruppo PD Varese

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A nome del gruppo consiliare del Pd ho presentato la seguente interrogazione al sindaco di Varese e alla giunta comunale, a proposito dell’aggiudicazione provvisoria della gara per i lavori edili del parcheggio alla Prima Cappella.

Premesso che la gara per i lavori edili del parcheggio alla Prima Cappella si è svolta dal 29 aprile al 12 maggio; considerato che aggiudicataria provvisoria di tale gara è risultata essere la ditta Finteco Lavori srl, con sede legale a Milano, in via Pantano 15, con un ribasso del 27,77% sui lavori a base d’asta soggetti a ribasso; dato che, a breve, si procederà all’aggiudicazione definitiva per tale procedura; si chiede al Sindaco e alla Giunta se, per caso, la ditta Finteco Lavori srl di cui sopra sia la stessa ditta che, come risulta dalla delibera n.206 del Comune di Cormano del 4-12-2013 (che, per comodità, allego) è stata oggetto da parte della Prefettura di Milano di un provvedimento di interdizione antimafia ai sensi dell’art. 91 del D. Lgs. n. 159/2011″.

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La segreteria generale del Comune – attraverso un’informativa alle prefetture di Varese e Milano – sta effettuando le verifiche per accertare la regolarità dello status dell’azienda aggiudicatrice, che sostiene di non essere colpita da interdizione antimafia. Se ciò non dovesse risultare, l’appalto sarà assegnato alla ditta seconda classificata.

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