Non sono rombi di terremoti e neanche echi di festose scampagnate quelli che stanno venendo dal campionato di pallavolo. Piuttosto risuonano ancora nell’aria nostrana le note tristi e stonate del ritiro di Villa Cortese che, fuori di nostri confini, ma a distanza certamente non notevole, arriva il rumore del tonfo piacentino venuto, niente meno che a fare seguito alla conquista del titolo tricolore.
È una botta e non da poco perché finire nel precipizio subito dopo avere conquistato la vetta è cosa drammatica tanto da rendere palesi quali gravi situazioni si possano essere create in seno alla società fresca di vittoria.
Ed è spiacevole prenderne atto non solo perché Piacenza il suo “tricolore” se l’era sacrosantamente guadagnato ma perché se si vuol bene al volley, se lo si stima, qualsiasi situazione critica non può che portare tristezza da qualunque parte venga.
Neanche sarebbe apprezzabile il sorgere – dalle nostre parti – di un pizzico di opportunismo chiaramente coincidente in conseguenza dell’addio piacentino alle possibilità della Yamamay di tornare a comandare il prossimo campionato.
Comprensibile la cosa sotto il profilo della tifoseria ma non sotto quello della sportività. In primo luogo perché la Yama non ha mai fatto conto sulle disgrazie altrui per far brillare la limpidezza del proprio valore e poi perché alle bustesi avrebbe potuto far piacere proprio il contrario: ritrovare, cioè, sulla propria strada l’avversaria diretta per prendersi una tutt’altro che improbabile rivincita. Tutt’altro che improbabile non solo in relazione alla forza – più che assodata anche nel corso dell’ultimo campionato – delle “farfalle”, ma anche alla presa di visione di una campagna di rinforzi di egregia qualità.
Benvenuta questa campagna non solo per lievitare l’entusiasmo dei tifosi di Busto ma anche per smorzare quel filo di tristezza che gli abbandoni sono soliti lasciare. Oltre che per accrescere il già enorme entusiasmo di cui la compagine bustese merita (ampiamente lo merita) di essere circondata.
Se ne va da Piacenza e dall’Italia. Anche Lucia. Dopo la partenza della sorella la Bosetti maggiore sta per prendere il volo, nel vero senso della parola, per quella Turchia che allo sport sta garantendo ampio spazio, parecchio del quale riservato proprio alla pallavolo. Istanbul, e in particolare il Fenerbahçe con la sua storia, stanno diventando mete ambite per le firme più illustri tra le quali, in particolare, quella della pallavolo.
Potrà anche spiacere assistere alle partenze ma se equivalgono a presenza di fama e di stima di nostri prodotti non possono che essere accompagnati da soddisfazione.
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