Sport

SPLENDE LA COMETA SULLO SPORT VARESINO

ETTORE PAGANI - 24/12/2011

La crisi c’è e si vede. Avvolge come un nebbione milanese dei tempi andati uomini e cose. La si sente addosso umida e fredda a congelare – o quasi – desideri e sogni. Per fortuna non gli affetti che rimangono intatti. Che poi siano – o debbano essere – economicamente contenuti conta poco, è cosa di secondo piano.

La crisi c’è, si diceva. Ma un Babbo Natale benigno le ha consentito solo di sfiorare l’amore dei tifosi varesini per le loro squadre più in vista, una volta constatato che la Cimberio continua a godere di presenze da tutto esaurito al “Palazzetto” e che gli spalti del Franco Ossola forniscono un gradevolissimo aspetto quanto a presenza di pubblico. Il che è bello non poco e vale a confermare che l’amore per lo sport in città continua a sopravvivere anche a situazioni di precarietà economica con relativa conseguenza, discretamente accentuata, di alleggerimento di portafogli.

È bello e merita un encomio. Se poi si aggiunge anche che i rendimenti delle due squadre possono, certamente, definirsi soddisfacenti, pur rimanendo allo stato attuale, in un limbo di pretese che non lasciano spazio a sogni paradisiaci, il bilancio sportivo, alla faccia di tutti quelli contabili, rimane lusinghiero. Il discorso – salvo qualche sfortunata eccezione – può certo estendersi anche agli altri sport cittadini e provinciali con punte di evidenza soprattutto nella pallavolo femminile.

Insomma che la crisi sia un fatto scontato è pacifico. Che lo sport, al momento, ne sia discretamente immune oltre che pacifico è anche molto bello. La cometa, dalle vette delle nostre montagne, continua a darci luce. Viva e splendida luce. Immune come è da squallidi riflessi di quel penoso fenomeno che, ormai, va sotto il nome di calciopoli.